La Polizia di Stato di Bergamo ha effettuato l’arresto di un uomo di 47 anni, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di concorso nella produzione di documenti falsi validi per l’espatrio. L’individuo, originario dell’Eritrea, è stato catturato nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile di Bergamo e dagli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera presso l’aeroporto di Orio al Serio. Le indagini, avviate tra maggio e luglio 2023, hanno già portato all’arresto di sei cittadini eritrei in possesso di documenti falsi, tra cui carte d’identità spagnole, belghe e svedesi, apparentemente prodotti in Europa.
Indagini e modalità operative
L’analisi dei viaggi effettuati dai migranti eritrei in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, diretti verso i paesi del Nord Europa, ha permesso agli investigatori di delineare le modalità operative utilizzate per gestire le partenze. È stato scoperto che tutte le prenotazioni dei biglietti aerei venivano effettuate da un unico soggetto, attraverso la medesima casella di posta elettronica e utilizzando la stessa carta di credito. Questo ha indirizzato le indagini verso il 47enne, residente a Milano, che vanta diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio.
Profilo dell’arrestato e ruolo nell’organizzazione
L’uomo, presente in Italia da circa vent’anni e titolare di un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, è stato identificato come un elemento chiave nell’organizzazione. È emerso che i migranti che partivano dall’aeroporto di Orio al Serio venivano accompagnati dal 47enne, il quale forniva loro indicazioni dettagliate fino al momento dell’imbarco. Questo comportamento ha suggerito un ruolo attivo nell’assistenza e nella facilitazione delle partenze clandestine.
Implicazioni legali e prossimi passi
L’arresto del 47enne rappresenta un passo significativo nella lotta contro il traffico di esseri umani e l’immigrazione clandestina. Le autorità competenti continueranno a seguire le tracce dell’organizzazione, analizzando ulteriormente le reti coinvolte e i metodi utilizzati per la produzione di documenti falsi. L’operazione ha messo in luce la complessità del fenomeno migratorio e l’importanza di un’azione congiunta tra le forze dell’ordine per contrastare queste attività illecite. Le indagini sono destinate a proseguire, con l’obiettivo di identificare e arrestare ulteriori membri dell’organizzazione.
