Casi di lebbra in Europa: l’epidemiologo avverte, rischio anche per l’Italia

Veronica Robinson

Dicembre 16, 2025

Massimo Ciccozzi, noto epidemiologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha recentemente rilasciato un’intervista in cui ha affrontato la questione di alcuni casi di lebbra segnalati in Romania e Croazia. Queste segnalazioni, avvenute nei giorni scorsi, hanno richiamato l’attenzione delle autorità sanitarie europee su una malattia che sembrava ormai dimenticata, relegata ai testi di storia della medicina. Nonostante la situazione attuale non desti preoccupazioni eccessive, è fondamentale mantenere alta la guardia.

Riemergere della lebbra in Europa

L’epidemiologo ha sottolineato che la lebbra, una patologia infettiva rara in Europa da decenni, può riemergere a causa della crescente mobilità internazionale. “È importante ricordare che qualsiasi malattia presente in una parte del mondo può facilmente propagarsi altrove, grazie alla rapidità degli spostamenti”, ha affermato Ciccozzi. Anche se l’Italia non ha registrato casi di lebbra da lungo tempo, il paese è preparato a gestire eventuali segnalazioni.

Strutture sanitarie e vigilanza

Ciccozzi ha messo in evidenza che l’Italia dispone di strutture sanitarie di eccellenza e professionisti altamente qualificati in grado di riconoscere e affrontare tempestivamente la malattia. Tuttavia, l’esperto ha raccomandato di non abbassare la guardia, poiché la vigilanza è essenziale per prevenire la diffusione di patologie rare ma potenzialmente pericolose.

Importanza della preparazione sanitaria

La situazione attuale rappresenta un’opportunità per riflettere sulla circolazione globale delle malattie e sull’importanza di un sistema sanitario pronto a rispondere a nuove sfide. L’epidemiologo ha chiesto a cittadini e autorità di rimanere informati e attenti, poiché la salute pubblica dipende dalla capacità di reagire prontamente a eventi imprevisti. La comunità scientifica e sanitaria deve lavorare insieme per garantire che l’Italia rimanga preparata a fronteggiare qualsiasi emergenza sanitaria, non importa quanto rara possa sembrare.

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