Inflazione: Istat segnala un aumento dell’1,1% a novembre, Unc avverte che è una magra consolazione

Veronica Robinson

Dicembre 16, 2025

Secondo le recenti statistiche pubblicate dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) il 2 dicembre 2025, l’inflazione annua in Italia ha registrato un incremento dell’1,1%, mostrando un lieve calo rispetto al 1,2% di ottobre. Tuttavia, l’inflazione congiunturale ha evidenziato una diminuzione dello 0,2%. Questi dati, pur rappresentando un segnale positivo, non alleviano le preoccupazioni delle famiglie italiane, che continuano a fronteggiare un aumento dei prezzi.

Commento degli esperti sull’andamento dei prezzi

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha espresso la sua opinione sui dati Istat, sottolineando che il calo dell’inflazione annua è solo un’apparente buona notizia. Dona ha evidenziato come, nonostante la diminuzione percentuale, i prezzi continuino a salire, creando difficoltà per le famiglie. Per una coppia con due figli, l’inflazione comporta un incremento della spesa annuale di ben 351 euro, di cui 176 euro solo per alimenti e bevande analcoliche. La situazione è simile per le famiglie con un solo figlio, che vedono un aumento totale di 300 euro, di cui 154 euro per cibo e bevande.

Analisi delle spese e dei rincari

Dona ha inoltre osservato che, sebbene l’inflazione mensile sia negativa, il calo è attribuibile principalmente ai servizi ricettivi e di ristorazione, che hanno subito una flessione del 2,2% rispetto a ottobre. Questo risultato è influenzato dal fatto che tali servizi sono stati meno utilizzati durante il mese di novembre. Al contrario, le spese obbligate, come quelle per i servizi sanitari e per i prodotti alimentari, continuano a crescere.

Un’analisi dettagliata delle spese mostra che il rincaro per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche è particolarmente significativo, con un incremento medio di 121 euro per una famiglia. Le famiglie con due figli affrontano un aumento di 194 euro per il carrello della spesa, mentre per quelle con un figlio l’aumento è di 173 euro. Questi dati evidenziano come le famiglie italiane stiano affrontando un carico economico sempre più pesante.

Dettagli sui rincari per tipologia familiare

La tabella fornita dall’Unione Nazionale Consumatori illustra chiaramente i rincari annuali suddivisi per tipologia familiare e divisioni di spesa. Per le famiglie medie, il rincaro totale è di 212 euro, mentre per le coppie con un figlio si attesta a 300 euro e per quelle con due figli a 351 euro. Le spese per il carrello della spesa mostrano un incremento di 135 euro per la famiglia media, 173 euro per le coppie con un figlio e 194 euro per quelle con due figli.

L’analisi delle divisioni di spesa rivela che, sebbene ci siano alcune voci come l’abitazione e le comunicazioni che hanno registrato una diminuzione, le spese per alimenti e bevande continuano a gravare pesantemente sui bilanci familiari. In un contesto economico già difficile, le famiglie italiane si trovano a dover affrontare sfide sempre più complesse, con un aumento costante del costo della vita e una pressione economica che non accenna a diminuire.

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