Mattarella all’ONU: il multilateralismo come antidoto alla legge del più forte

Rosita Ponti

Dicembre 16, 2025

Il 14 dicembre 2025 segna il settantesimo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite. In questa occasione, Costantino Del Riccio, presidente del Comitato consultivo della Fondazione Insigniti OMRI, ha evidenziato l’importanza del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sottolinea il valore cruciale del multilateralismo. Il richiamo del Capo dello Stato all’ONU come strumento essenziale per la pace e la cooperazione internazionale è stato accolto con favore dalla Fondazione, che ne condivide i principi e l’impegno per il rispetto delle norme internazionali.

Il messaggio di Mattarella sul multilateralismo

Nella sua dichiarazione, il Presidente Mattarella ha messo in evidenza che, senza un autentico multilateralismo, il sistema internazionale rischia di tornare alla “legge della forza”. Questo avvertimento, lungi dall’essere una semplice retorica, si basa su un’analisi attenta della situazione globale attuale. Il Capo dello Stato ha ricordato come le Nazioni Unite siano state create come risposta alla devastazione della Seconda guerra mondiale, con l’intento di costruire un ordine internazionale che garantisse la sicurezza collettiva e il rispetto dei diritti umani.

Mattarella ha sottolineato che la pace non può essere garantita solo tramite l’equilibrio tra potenze o la deterrenza militare, ma deve fondarsi su una cooperazione autentica e una responsabilità condivisa tra gli Stati. Le Nazioni Unite, secondo il Presidente, non sono solo un organismo per prevenire conflitti, ma rappresentano un’istituzione fondamentale per costruire un futuro di pace e dignità per tutti.

La sfida del rispetto delle regole internazionali

L’anniversario dell’adesione italiana alle Nazioni Unite avviene in un contesto storico caratterizzato da conflitti armati, crisi umanitarie e una crescente erosione delle regole condivise. Mattarella ha avvertito che il deterioramento della legalità internazionale non è un fenomeno isolato, ma rappresenta una minaccia sistematica per l’ordine internazionale stabilito dopo il 1945. Senza istituzioni multilaterali credibili e senza il rispetto delle loro decisioni, il mondo rischia di scivolare verso una contrapposizione permanente, dove la forza prevale sulla legge.

Il Presidente ha riconosciuto i limiti e le inefficienze dell’ONU, ma ha anche ribadito la sua insostituibilità. Le Nazioni Unite non sono un organismo perfetto, ma un mezzo che dipende dalla volontà politica dei suoi membri. Pertanto, ha esortato gli Stati a non limitarsi a una mera adesione formale, ma a impegnarsi attivamente nel sostenere l’azione dell’Organizzazione e nel rispettarne le decisioni.

Il legame tra Italia e Nazioni Unite

L’ingresso dell’Italia nelle Nazioni Unite nel 1955 ha rappresentato un passo cruciale non solo per il reinserimento del Paese nella comunità internazionale, ma anche come traduzione della scelta costituzionale di ancorare la sovranità nazionale a un ordine internazionale basato sul diritto e sulla cooperazione. Il Capo dello Stato ha sottolineato che il rapporto dell’Italia con l’ONU è sempre stato più di un riflesso delle maggioranze politiche, trovando nel Quirinale un costante sostenitore del multilateralismo.

Nel corso della storia repubblicana, i Presidenti della Repubblica hanno valorizzato le Nazioni Unite come un forum per legittimare l’azione internazionale dell’Italia, collegando il multilateralismo ai progetti europei e alla promozione dei diritti umani. A settant’anni dall’adesione, il legame tra l’Italia e le Nazioni Unite non è un retaggio del passato, ma una scelta attuale e fondamentale.

Il messaggio di Mattarella evidenzia la necessità di difendere l’ONU come un luogo di dialogo e cooperazione, riconoscendo al contempo i suoi limiti. La credibilità internazionale dell’Italia si misura oggi, come in passato, sulla base del suo impegno per il multilateralismo e per la promozione di un ordine giuridico condiviso.

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