Il 15 dicembre 2025, il funzionario di alto livello della sicurezza e negoziatore ucraino, Rustem Umerov, ha annunciato che Kiev e Washington hanno fatto “reali progressi” verso un accordo di pace durante i colloqui di due giorni tenutisi a Berlino. Tuttavia, diversi funzionari hanno avvertito che un’intesa definitiva riguardo alle questioni territoriali rimane ancora lontana.
Dichiarazione del presidente ucraino
Questa dichiarazione è emersa dopo che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha guidato una delegazione in due incontri con gli emissari statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner, focalizzati su un piano di pace per porre fine al conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Zelensky ha fornito una valutazione dei negoziati, evidenziando le priorità di Kiev.
Qualità dell’accordo finale
Il presidente ha sottolineato che, mentre gli Stati Uniti sono favorevoli a una rapida conclusione del conflitto, l’Ucraina si concentra maggiormente sulla qualità dell’accordo finale. “Il percorso non è certo facile, perché la guerra è complicata”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti. “Gli americani vogliono una fine rapida. Per noi, la qualità è importante in questa velocità. Se velocità e qualità coincidono, lo sosteniamo pienamente”.
Posizione dell’Ucraina sul Donbass
Zelensky ha anche ribadito con fermezza che l’Ucraina non accetterà alcun accordo che preveda il controllo russo sul Donbass. “Qualsiasi forma di Donbass sotto il controllo russo è per me inaccettabile”, ha affermato il presidente. “Né de jure né de facto riconosceremo il Donbass come russo”.
Ostacoli nei negoziati
La questione del Donbass continua a essere un punto cruciale nei negoziati, con l’Ucraina determinata a mantenere la propria sovranità su questa regione. Nonostante i progressi nei colloqui, la strada verso una pace duratura appare ancora irta di ostacoli, con le parti coinvolte che devono affrontare differenze significative sulle questioni territoriali e sulla governance futura.
