Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente definito il governo venezuelano come un’“organizzazione terroristica straniera”, un’affermazione pubblicata attraverso il suo profilo su Truth Social. Questa dichiarazione segna un ulteriore passo nella crescente tensione tra Washington e Caracas, con Trump che ha annunciato l’intenzione di imporre un “blocco completo e assoluto” alle petroliere in transito da e verso il Venezuela. Con questa mossa, gli Stati Uniti mirano a intensificare la pressione economica su Caracas, aprendo un nuovo capitolo nella crisi che perdura da anni.
Deterioramento delle relazioni tra stati uniti e venezuela
Il deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Venezuela è diventato sempre più evidente negli ultimi anni, in particolare dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, è stato etichettato come il principale antagonista di Washington, contribuendo a un clima di crescente ostilità. In risposta alle dichiarazioni di Trump, Caracas ha descritto le azioni statunitensi come una “grottesca minaccia militare”, accusando il presidente americano di tentare di imporre un blocco navale militare per appropriarsi delle risorse del Paese sudamericano.
Accuse e manovre militari
L’amministrazione Trump ha accusato Maduro di guidare un’organizzazione coinvolta nel traffico di droga, giustificando così le manovre militari statunitensi nella regione. Da agosto 2025, gli Stati Uniti hanno schierato una significativa forza navale nei Caraibi, comprendente cacciatorpediniere, navi d’assalto anfibie e sottomarini nucleari, oltre alla portaerei USS Gerald Ford e aerei da combattimento F-35 e F/A-18 Growler. Washington ha presentato queste operazioni come parte di un’azione per combattere il traffico di droga diretto verso il mercato statunitense.
Attacchi aerei e legalità delle operazioni
Dall’inizio di settembre, l’esercito statunitense ha condotto attacchi aerei su almeno 26 imbarcazioni, principalmente nei Caraibi e nel Pacifico orientale, provocando la morte di almeno 95 persone. Tuttavia, la legalità di tali operazioni è stata messa in discussione da esperti e organismi internazionali come l’ONU, sollevando interrogativi sull’adeguatezza delle azioni intraprese.
Minacce e preoccupazioni future
Ieri, Trump ha dichiarato che il Venezuela è “completamente circondato dalla più grande armata mai assemblata nella storia del Sud America”, promettendo che la potenza militare statunitense continuerà a “crescere”. Ha avvertito che le conseguenze per Caracas saranno “senza precedenti”, lasciando aperta la possibilità di operazioni di terra sul suolo venezuelano, un’ipotesi che continua a suscitare preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale.