Flop della Medicina previsto: si avvia una sanatoria in stile italiano

Rosita Ponti

Dicembre 17, 2025

La Fondazione Gimbe ha espresso forti critiche nei confronti della riforma del “semestre filtro” per l’accesso alla facoltà di Medicina. Questa nuova normativa, che è entrata in vigore nel 2025, ha suscitato preoccupazioni tra esperti e cittadini, evidenziando problematiche significative nel sistema sanitario italiano. Contestualmente, l’organizzazione Cittadinanzattiva ha denunciato l’inefficienza delle liste d’attesa, che continuano a rappresentare un ostacolo per molti pazienti.

Le critiche della Fondazione gimbe

La Fondazione Gimbe, un ente di ricerca e analisi del settore sanitario, ha messo in evidenza come il “semestre filtro” possa risultare controproducente per gli studenti e per il sistema sanitario nel suo complesso. Secondo la Fondazione, tale riforma non solo limita l’accesso alla formazione medica, ma potrebbe anche aggravare la carenza di professionisti nel settore. I rappresentanti della Fondazione hanno sottolineato che, sebbene l’intento della riforma sia quello di garantire una selezione più rigorosa degli aspiranti medici, il risultato potrebbe essere un numero ridotto di nuovi medici pronti a entrare nel mercato del lavoro.

In particolare, la Fondazione ha evidenziato che il semestre filtro non tiene conto delle diverse capacità e potenzialità degli studenti. Molti di loro potrebbero avere le competenze necessarie per eccellere in Medicina, ma potrebbero non dimostrarlo nei test di ingresso standardizzati. Questo approccio, secondo i critici, rischia di escludere talenti promettenti e di creare un divario tra le esigenze del sistema sanitario e la formazione degli studenti.

Le denunce di cittadinanzattiva

Cittadinanzattiva ha sollevato un’altra questione critica: le liste d’attesa nel sistema sanitario italiano. Nel 2025, l’organizzazione ha registrato un aumento significativo dei tempi di attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici. Questa situazione ha portato a una crescente frustrazione tra i cittadini, che si trovano a dover affrontare ritardi inaccettabili per ricevere cure necessarie.

L’organizzazione ha richiesto interventi immediati per migliorare l’efficienza del sistema sanitario e ridurre i tempi di attesa. Cittadinanzattiva ha proposto misure concrete, come l’aumento del personale sanitario e l’ottimizzazione delle risorse esistenti, per garantire un accesso più rapido e equo alle cure. La situazione attuale, secondo Cittadinanzattiva, non è sostenibile e richiede un’attenzione urgente da parte delle autorità competenti.

La combinazione delle critiche della Fondazione Gimbe e delle denunce di Cittadinanzattiva mette in luce le sfide che il sistema sanitario italiano deve affrontare nel 2025. La necessità di riforme significative è evidente, così come l’urgenza di garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini.

×