La Commissione europea rinvia la decisione sulla transizione ecologica delle auto

Rosita Ponti

Dicembre 17, 2025

Un’iniziativa volta a sostenere un settore in pericolo di estinzione è stata presentata dal vicepresidente esecutivo per l’industria, Sejourne, che ha delineato la nuova strategia europea per il comparto automobilistico. Il ministro per le imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, ha descritto questo cambiamento come una “breccia in un muro ideologico”.

Modifica delle normative del green deal

La modifica delle rigide normative del Green Deal rappresenta un passo significativo. Infatti, si registra una retromarcia sul divieto definitivo dei motori endotermici previsto per il 2035. Il target di riduzione delle emissioni di CO2 è stato rivisto, passando da un obiettivo del 100% a uno del 90%. Il restante 10% dovrà essere compensato attraverso l’utilizzo di acciaio green, e-fuel, fortemente sostenuti dalla Germania, e biocarburanti, per i quali l’Italia si è fatta promotrice. Questa nuova impostazione permetterà ai veicoli ibridi e a quelli a combustione interna di continuare a circolare anche dopo il 2035, affermando il principio di neutralità tecnologica richiesto dalle aziende del settore.

Supercrediti e obiettivi di riduzione

In arrivo ci sono anche supercrediti per le piccole auto elettriche, mentre gli obiettivi di riduzione delle emissioni per i veicoli pesanti rimangono fissati al 2030, ma con un approccio più flessibile. Per quanto riguarda le flotte aziendali, gli obiettivi saranno stabiliti a livello nazionale per la diffusione di veicoli a zero e basse emissioni. Solo i veicoli green prodotti in Europa potranno accedere a incentivi pubblici.

Sviluppo delle batterie

Un altro aspetto cruciale riguarda lo sviluppo delle batterie. Per stimolare la creazione di una catena del valore europea, è stato stanziato un finanziamento di 1,8 miliardi di euro per il programma Battery Booster.

Piano per l’emergenza abitativa

In aggiunta, la Commissione Europea ha presentato un piano per affrontare l’emergenza abitativa che coinvolge oltre un milione di cittadini europei. Per colmare il gap tra domanda e offerta nel prossimo decennio, si stima la necessità di circa 650.000 nuovi alloggi all’anno, con un costo annuale di circa 150 miliardi di euro.

Allentamento delle regole sugli aiuti di stato

Il piano prevede un allentamento delle regole riguardanti gli aiuti di stato per gli alloggi a prezzi accessibili e per il social housing. Sarà inoltre creata una piattaforma di investimento specifica, collaborando con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Ulteriori risorse arriveranno dalla riprogrammazione dei fondi di coesione, per un importo minimo di 1,5 miliardi di euro. Infine, per quanto concerne il tema degli affitti brevi, sono attese misure specifiche entro la prima metà del prossimo anno.

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