La D.I.A. e la Questura di Alessandria pongono sotto sequestro aziende e beni di un noto pregiudicato locale

Veronica Robinson

Dicembre 17, 2025

La Direzione Investigativa Antimafia di Torino, insieme al personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, ha recentemente eseguito un significativo decreto di sequestro anticipato di beni. Questo provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Torino, Sezione Misure di Prevenzione, su proposta congiunta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia e del Questore di Alessandria. L’operazione ha coinvolto anche un decreto di perquisizione per trasferimento fraudolento di valori, emesso dalla Procura della Repubblica di Alessandria, nei confronti di un noto pregiudicato alessandrino. Quest’ultimo è già emerso in diverse cronache giudiziarie, essendo stato condannato per gravi reati, tra cui associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Dettagli dell’operazione

L’operazione ha avuto luogo nelle province di Alessandria, Bolzano, Torino e Savona e ha colpito non solo il pregiudicato, ma anche il figlio, la moglie e altri due individui anch’essi con precedenti penali. Questi ultimi sono stati indiziati di concorso nel reato di intestazione fittizia di beni, in relazione alle indagini patrimoniali condotte. La complessità dell’analisi svolta dagli organi proponenti ha consentito di ricostruire un ingente patrimonio accumulato dalla famiglia in violazione delle normative antimafia, rivelando un notevole profilo criminale del capofamiglia, che vantava contatti con esponenti di spicco delle organizzazioni mafiose, in particolare quelle legate alla ‘ndrangheta.

La misura di prevenzione patrimoniale ha portato al sequestro di otto beni immobili, il compendio aziendale di tre imprese, 58 beni mobili registrati e 21 rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato di circa 3 milioni di euro. Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro il crimine organizzato nella provincia di Alessandria.

Collaborazione tra forze di polizia

Il Compartimento Polizia Stradale di Torino ha partecipato attivamente all’operazione, controllando i numerosi mezzi stradali delle imprese sottoposte a sequestro. Grazie alla professionalità del personale della Squadra di P.G. compartimentale, sono stati rinvenuti e analizzati numerosi pezzi meccanici di veicoli risultati rubati. Questo ha portato alla denuncia in stato di libertà del pregiudicato e del figlio, in concorso per reati di ricettazione, riciclaggio, truffa assicurativa e simulazione di reato.

Procedimenti giudiziari in corso

Nei giorni scorsi, il Tribunale di Torino ha avviato la fase di contraddittorio riguardante la definitiva pronuncia sulla proposta di confisca dei beni già sequestrati e sulla possibile applicazione della misura personale della Sorveglianza con obbligo di soggiorno. Si tratta di un’operazione di sequestro di beni di natura preventiva tra le più significative mai effettuate nella provincia di Alessandria.

L’intero intervento si inserisce in un contesto più ampio di sinergia tra il Centro operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Torino, la locale Direzione Distrettuale Antimafia e le forze di polizia territoriali. Questo sforzo congiunto mira a contrastare il crimine organizzato di stampo mafioso attraverso un’attenta analisi dei flussi economici e dei patrimoni illecitamente acquisiti, utilizzando gli strumenti normativi previsti dal Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

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