La Guardia di Finanza, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha effettuato un’importante operazione di sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro. Il 15 gennaio 2025, sono stati rinvenuti 248 chili di stupefacente, suddivisi in 217 panetti, all’interno di due container provenienti dall’estero. Questi container trasportavano auto usate e sacchi di sesamo, utilizzati come copertura per il traffico di droga.
Il controllo dei container
I due container sono stati sottoposti a un attento processo di verifica. Inizialmente, le autorità hanno utilizzato apparecchiature di scansione radiogena fornite dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Questo metodo ha permesso di individuare anomalie all’interno dei carichi. Successivamente, l’operazione è stata supportata dall’intervento delle unità cinofile della Guardia di Finanza, specializzate nel rilevamento di sostanze stupefacenti. Grazie a queste tecniche di controllo, è stato possibile scoprire la droga, che altrimenti sarebbe passata inosservata.
Il valore del sequestro e l’andamento dei sequestri nel porto
Secondo le stime degli investigatori, la cocaina sequestrata avrebbe potuto fruttare circa 40 milioni di euro alle organizzazioni criminali coinvolte nel traffico. Questo sequestro rappresenta un colpo significativo per il crimine organizzato, contribuendo a interrompere le loro operazioni illecite. Nel corso del 2025, i sequestri di stupefacenti nel porto di Gioia Tauro hanno raggiunto quasi cinque tonnellate, superando il dato analogo registrato nel 2024. Questo incremento evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e la crescente attenzione verso i porti come punti critici per l’ingresso di sostanze illegali nel paese.
La sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli continua a dimostrarsi efficace nella lotta contro il traffico di droga, e operazioni come quella di Gioia Tauro sono fondamentali per garantire la sicurezza e la legalità nel territorio.
