Salute domestica: 45 milioni di italiani esposti a inquinamento e rumori

Veronica Robinson

Dicembre 17, 2025

Circa 45 milioni di italiani risiedono in condomini, ma una serie di problematiche come l’umidità, la scarsa qualità dell’aria e il rumore eccessivo stanno influenzando negativamente la produttività, la salute e il comfort degli abitanti. Ogni anno, queste condizioni causano 15 milioni di giornate di malattia, con un impatto economico che può raggiungere i 750 milioni di euro.

Dati dell’indagine

Questi dati emergono da un’indagine condotta dall’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci) e dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che gestiscono rispettivamente circa 220.000 condomini e assistono 20 milioni di persone in Italia. Le due associazioni, unite a Knx Italia, hanno avviato una collaborazione per affrontare queste problematiche.

Problemi degli ambienti chiusi

Secondo l’indagine, gli italiani passano fino al 90% del loro tempo in ambienti chiusi, e molti edifici presentano problemi strutturali significativi. Il 16,3% delle abitazioni ha almeno un difetto legato all’umidità, alle muffe o all’isolamento. Inoltre, il 24% delle abitazioni è affetto da sovraffollamento, l’11% ha problemi di rumorosità e fino al 30% delle case presenta una scarsa qualità dell’aria interna.

Protocollo innovativo

Per affrontare le numerose criticità che affliggono i condomini italiani, le tre associazioni hanno recentemente siglato un protocollo innovativo che prevede un percorso di formazione specialistica. “Introdurre la medicina ambientale nei condomini significa intervenire nel primo luogo di vita e di cura delle persone. Insieme ad Anaci, stiamo sviluppando un modello nazionale di prevenzione primaria, replicabile in tutto il territorio italiano, capace di migliorare la salute quotidiana di milioni di cittadini”, ha dichiarato il presidente della Sima, Alessandro Miani. “Il condominio non è solo un luogo da amministrare: è un ambiente da curare, dove si costruisce benessere“, ha aggiunto il presidente di Anaci, Francesco Burrelli.

×