La collaborazione tra la Fondazione Pisa e la Fondazione Insigniti OMRI ha preso vita negli studi di Telegranducato, dando vita a un progetto innovativo che si propone di raccontare la Costituzione attraverso un linguaggio accessibile ai più giovani. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso il benessere delle nuove generazioni, puntando a stimolare un dialogo significativo sui diritti e doveri civici.
Un dialogo autentico in studio
La puntata di “A casa di… Massimo”, andata in onda il 15 gennaio 2025, ha rappresentato un momento di ascolto autentico, trasformando il tradizionale format televisivo in un vero e proprio laboratorio di idee. L’atmosfera in studio, accogliente e informale, ha permesso al conduttore Massimo Marini di creare un dialogo profondo con gli ospiti, tra cui spiccava la figura di Francesco Tagliente. Quest’ultimo, pur nel suo ruolo di presidente di una Fondazione, ha saputo incarnare un’idea di servizio che va oltre le mere formalità, rendendo il suo intervento particolarmente incisivo.
Il progetto “Di sana e robusta Costituzione”
Il cuore della trasmissione è stato il progetto “Di sana e robusta Costituzione”, un titolo che evoca salute e benessere, utilizzando una metafora potente per descrivere lo Stato come un organismo vivo, composto da relazioni e funzioni interconnesse. Ciò che rende questa iniziativa davvero interessante è il pubblico a cui si rivolge: circa trecento ragazzi che, usciti dalle aule scolastiche, si sono ritrovati in un contesto teatrale per esplorare la Costituzione. Non si è trattato di una lezione frontale, ma di un’esperienza immersiva che ha permesso di vivere l’apprendimento in modo nuovo.
Il teatro come prolungamento della scuola
Durante la trasmissione, è emerso chiaramente che il teatro non deve essere visto come un’alternativa alla scuola, bensì come un suo naturale prolungamento. Cambiando lo spazio e il modo di ascoltare, i ragazzi hanno potuto approcciarsi ai contenuti in modo più coinvolgente. Seduti in platea, non sono stati “interrogati”, ma hanno partecipato attivamente, creando una nuova apertura verso concetti che, altrimenti, potrebbero apparire astratti nei libri di testo.
Accessibilità e coinvolgimento
La trasmissione ha avuto il merito di rendere temi complessi accessibili senza banalizzarli. Attraverso interventi in remoto, il discorso si è ampliato per includere tematiche come la fragilità sociale e la prevenzione, con storie di esperienze vissute che hanno arricchito il racconto. La Costituzione è stata presentata non come un testo distante, ma come una guida concreta per le scelte quotidiane, dimostrando l’impatto reale che le parole scritte settant’anni fa possono avere sulle vite dei giovani.
Un’alleanza per l’educazione civica
Il filo conduttore della puntata si è rivelato essere un’idea chiara: l’educazione come responsabilità condivisa. Scuole, istituzioni, fondazioni e media locali hanno un ruolo distinto ma complementare, creando un’alleanza silenziosa e pratica. Quando la trasmissione si è conclusa, è emersa la sensazione che non si fosse assistito a una semplice vetrina, ma a un racconto collettivo che invita a riflettere su come rendere la Costituzione un elemento vivo e coinvolgente per le nuove generazioni.
Riflettendo su questa esperienza, è evidente che il cambiamento di prospettiva, rappresentato dai ragazzi che entrano in teatro, è un simbolo di come la democrazia possa essere ascoltata in modo più efficace, invitando tutti a riconsiderare il proprio ruolo nella società.
