Beni russi congelati: Tusk al vertice UE avverte su scelte difficili

Rosita Ponti

Dicembre 18, 2025

Il 25 gennaio 2025, a Bruxelles, il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha rilasciato un’affermazione incisiva prima di partecipare al vertice dell’Unione Europea. La sua dichiarazione ha suscitato l’attenzione dei media e dei leader europei, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare le sfide economiche e geopolitiche che l’Europa si trova ad affrontare.

Dichiarazione provocatoria di Tusk

Tusk ha esordito con una frase provocatoria: “Ora abbiamo una scelta semplice: o soldi oggi o sangue domani. Non parlo dell’Ucraina, parlo dell’Europa.” Con queste parole, il leader polacco ha invitato i suoi colleghi a riflettere sulla gravità della situazione attuale, sottolineando l’urgenza di un’azione collettiva. La sua osservazione ha messo in evidenza la necessità di una risposta unitaria da parte dei leader europei, affinché possano affrontare le sfide che si presentano nel contesto attuale.

Il vertice cruciale per il sostegno all’Ucraina

Il vertice dell’Unione Europea si preannuncia cruciale per il futuro del sostegno all’Ucraina. I diplomatici dell’UE, nei giorni precedenti alla riunione, hanno evidenziato l’importanza di reperire fondi per garantire un aiuto continuativo al paese. Tuttavia, la modalità con cui questi fondi verranno ottenuti è stata definita secondaria rispetto alla necessità di agire rapidamente.

Strategia di finanziamento proposta

In questo contesto, la Commissione Europea, insieme a diverse capitali europee, tra cui Varsavia e Berlino, ha proposto di utilizzare i beni congelati della banca centrale russa come fonte di finanziamento. Questa strategia prevede l’impiego di tali risorse per erogare un prestito di riparazione all’Ucraina, con l’intento di restituirlo una volta concluso il conflitto e saldate le riparazioni da parte della Russia. Tuttavia, il Belgio, che detiene la maggior parte dei 210 miliardi di euro di beni congelati in tutto il territorio dell’Unione, ha espresso contrarietà a questa proposta.

Alternative per il sostegno all’Ucraina

Le alternative discusse includono la concessione di prestiti all’Ucraina, garantiti dal bilancio dell’Unione Europea o da paesi membri disposti a contribuire. Questo dibattito si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’Europa deve affrontare non solo le sfide economiche, ma anche le implicazioni geopolitiche legate alla guerra in Ucraina e alla stabilità del continente.

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