La premier Giorgia Meloni ha presentato le posizioni italiane durante il Consiglio europeo, ottenendo l’approvazione della Camera dei Deputati con 177 voti favorevoli e 123 contrari. Durante il suo intervento, la leader di Fratelli d’Italia ha affrontato diverse questioni di rilevanza internazionale, suscitando reazioni contrastanti tra le forze politiche.
Le critiche delle opposizioni
Nel dibattito che ha seguito la sua relazione, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha espresso forti critiche nei confronti del governo, accusando l’esecutivo di presentarsi in Europa con una posizione debole e frammentata. Secondo Schlein, la risoluzione unitaria proposta dal centrodestra risulta priva di contenuti significativi, evidenziando l’assenza di una linea comune, soprattutto in relazione al ruolo della Lega e del suo leader Matteo Salvini, descritto come ambiguo e troppo vicino alla Russia.
Anche Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, ha denunciato quella che ha definito una mancanza di una visione chiara riguardo alla guerra in Ucraina. Ha accusato la maggioranza di ipocrisia per non chiarire la propria posizione sull’invio di armi e ha espresso fiducia nel fatto che il centrosinistra sarà in grado di superare le proprie divergenze interne.
Bilancio europeo e politiche agricole
Riguardo al bilancio dell’Unione Europea, Meloni ha criticato la proposta avanzata dalla Commissione europea, che comporterebbe un aumento dei contributi nazionali a fronte di una riduzione delle risorse destinate a politiche fondamentali come la Politica Agricola Comune e la coesione. La premier ha affermato: “Non accetteremo di pagare di più per ottenere di meno”, sottolineando l’importanza di questi capitoli per l’Italia.
Meloni difende i centri per migranti in Albania
La premier ha anche difeso il progetto dei centri per migranti in Albania, sostenendo che il cosiddetto ‘modello Albania’ rappresenta una strategia efficace per contrastare l’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani. Meloni ha evidenziato che un quadro normativo europeo più robusto potrebbe proteggere l’iniziativa da possibili interventi giudiziari, che il governo considera ideologici. Nonostante le critiche ricevute, ha affermato che la linea dell’esecutivo non cambierà.
Meloni su Mercosur: apertura, ma senza accelerazioni
In merito all’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur, Meloni ha dichiarato che una firma nei prossimi giorni sarebbe prematura. Ha chiarito che l’Italia non intende bloccare l’intesa, ma richiede garanzie di reciprocità per il settore agricolo e un confronto preliminare con gli agricoltori. La premier ha manifestato ottimismo, affermando che le condizioni per un accordo potrebbero svilupparsi con l’inizio del nuovo anno.
Medio Oriente e tregua a Gaza
Durante il suo discorso, Meloni ha dedicato un momento anche alla situazione in Medio Oriente, esprimendo un giudizio cauto sulla tregua a Gaza. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per una stabilizzazione duratura e per il rispetto del diritto internazionale umanitario, evitando di fare previsioni su sviluppi ancora incerti.
Zelensky vola a Bruxelles per il Consiglio UE, pressing sugli asset russi
La premier ha affrontato anche la questione del sostegno all’Ucraina, ribadendo la posizione italiana a favore di Kiev. Meloni ha escluso l’invio di soldati italiani, affermando che un eventuale collasso dell’Ucraina avrebbe conseguenze dirette sulla sicurezza europea. Ha anche richiesto cautela nell’utilizzo degli asset russi congelati, sostenendo che le decisioni sul loro impiego devono essere attentamente valutate dai leader politici dell’Unione Europea.
Meloni: il sostegno a Kiev non è in discussione
La premier ha ribadito che il sostegno italiano all’Ucraina non è in discussione, evidenziando che la Russia è attualmente “impantanata” in un conflitto lungo e costoso. Ha sottolineato la necessità di mantenere alta la pressione economica su Mosca, sempre nel rispetto dello Stato di diritto.
L’Aula della Camera approva risoluzione di maggioranza con 177 sì e 123 no
L’Aula della Camera ha approvato le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, con 177 voti favorevoli e 123 contrari. Il discorso di Meloni ha toccato temi cruciali come la guerra in Ucraina, il Medio Oriente, il commercio internazionale, le politiche migratorie e il bilancio dell’Unione.
Il Senato approva risoluzione di maggioranza su Consiglio UE
Anche il Senato ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza riguardante le comunicazioni della premier sul prossimo Consiglio europeo, utilizzando lo stesso testo votato dalla Camera. Il voto è avvenuto per alzata di mano e confermato da verifica elettronica, con oltre 39 voti di differenza. Le altre cinque risoluzioni proposte dalle opposizioni sono state respinte senza essere messe ai voti.
