Il maltempo ha colpito duramente la Striscia di Gaza, causando la morte di 12 persone. L’Onu, insieme a oltre 200 organizzazioni non governative, ha lanciato un appello affinché Israele consenta l’ingresso degli aiuti umanitari. Nella Cisgiordania, un colono israeliano ha sparato a un ragazzo palestinese di 16 anni, suscitando preoccupazione per l’aumento della violenza nella regione.
La crisi umanitaria in Gaza
Le Nazioni Unite e diverse organizzazioni umanitarie hanno espresso preoccupazione per la situazione critica nella Striscia di Gaza, dove le operazioni umanitarie stanno per collassare. Questa emergenza è aggravata da un complesso processo di registrazione imposto da Israele, che se non verrà risolto entro il 31 dicembre 2025, costringerà molte organizzazioni a interrompere le loro attività entro due mesi. Queste organizzazioni sono cruciali per il funzionamento di ospedali, centri sanitari e rifugi. Attualmente, forniture vitali, tra cui cibo e medicinali, sono bloccate al di fuori della Striscia di Gaza. Nonostante il cessate il fuoco iniziato il 10 ottobre e gli accordi previsti dal piano Trump, il flusso di aiuti rimane insufficiente, con Israele che nega qualsiasi violazione della tregua. Il comunicato congiunto dell’Onu sottolinea che l’accesso umanitario deve essere garantito senza condizioni politiche, chiedendo che l’assistenza raggiunga i palestinesi senza ulteriori ritardi.
Un episodio di violenza in Cisgiordania
Nella Cisgiordania, un colono israeliano ha sparato a Muheeb Jibril, un ragazzo palestinese di 16 anni, uccidendolo. L’incidente è avvenuto a Tuqu’, subito dopo il funerale di un altro giovane ucciso dalle forze israeliane. La violenza dei coloni è aumentata notevolmente dall’inizio della guerra a Gaza, con un numero record di attacchi contro i palestinesi. Secondo il sindaco di Tuqu’, Mohammed al-Badan, il colono ha sparato al giovane mentre alcuni ragazzi si erano radunati sulla strada principale. Questo episodio evidenzia un contesto di crescente tensione e violenza nella regione, dove la comunità internazionale ha ripetutamente condannato gli insediamenti israeliani considerati illegali.
La risposta della comunità internazionale
Italia, Germania e Regno Unito, insieme ad altri paesi, hanno manifestato il loro impegno a unirsi al presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel “Board of Peace“, che si occuperà della gestione postbellica di Gaza. Questa iniziativa è vista come un passo fondamentale per garantire un sostegno internazionale al piano di pace per Gaza. Tuttavia, la partecipazione a questo panel non garantisce automaticamente il supporto finanziario da parte di ciascun paese. Gli Stati Uniti sperano che una partecipazione ampia e autorevole possa rafforzare la legittimità internazionale dell’iniziativa, aumentando la probabilità che i paesi contribuiscano con fondi o truppe.
Accordo tra Germania e Israele sul sistema missilistico
Il parlamento tedesco ha approvato un accordo del valore di 3,1 miliardi di dollari con Israele per l’ampliamento del sistema missilistico Arrow 3. Questo accordo integra un precedente contratto firmato due anni fa e porta il valore totale a circa 6,5 miliardi di dollari, rendendolo il più grande accordo di esportazione di prodotti per la difesa israeliani mai realizzato. Il sistema Arrow 3, sviluppato congiuntamente da Israele e dagli Stati Uniti, migliorerà significativamente la capacità di difesa aerea della Germania.
Il bilancio delle vittime a Gaza
Negli ultimi giorni, un palestinese è stato ucciso e un altro ferito in attacchi israeliani su Gaza. Il ministero della Salute della Striscia, gestito da Hamas, ha riportato che il bilancio totale dalla guerra è di 70.668 morti e 171.152 feriti, con 394 morti e 1.075 feriti dall’inizio del cessate il fuoco il 10 ottobre. Questo quadro drammatico sottolinea la gravità della crisi umanitaria in corso.
Situazione climatica e crisi umanitaria
A aggravare la già difficile situazione a Gaza, il maltempo ha causato ulteriori danni, colpendo una popolazione già in crisi. Le piogge e le tempeste hanno reso ancora più difficile la vita quotidiana, con la comunità che si trova a fronteggiare sia le conseguenze delle violenze che quelle delle avverse condizioni meteorologiche.
Attacchi dei coloni vicino a Gerico
In un altro episodio di violenza, cinque membri di una famiglia palestinese sono stati feriti da coloni israeliani vicino a Gerico. La Mezzaluna Rossa palestinese ha confermato l’episodio, evidenziando l’escalation della violenza nella regione.
Richiesta dell’Unione Europea per l’ingresso degli aiuti umanitari
La commissaria Ue alla gestione delle crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato che la situazione a Gaza è drammatica e ha esortato a garantire l’ingresso degli aiuti umanitari. Ha sottolineato che troppi camion carichi di aiuti rimangono bloccati e che è fondamentale aumentare la quantità di aiuti per far fronte alle immense necessità della popolazione, specialmente con l’arrivo dell’inverno.
Attacco a un villaggio vicino a Gerico
Un altro episodio di violenza ha visto coloni israeliani attaccare il villaggio palestinese di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, ferendo nove residenti. Questo attacco ha danneggiato diversi edifici e i feriti sono stati trasportati in ospedale. L’area è sotto il pieno controllo palestinese, secondo gli Accordi di Oslo, ma la violenza continua a rappresentare una grave minaccia per la sicurezza dei residenti.
