La povertà riduce l’aspettativa di vita degli anziani di quasi 10 anni rispetto ai più agiati

Veronica Robinson

Dicembre 18, 2025

Gli anziani con un reddito limitato possono arrivare a morire fino a nove anni prima rispetto ai loro coetanei più benestanti. Questo dato allarmante emerge da un’analisi condotta nel mese di ottobre 2023 dal National Council on Aging (Ncoa) degli Stati Uniti in collaborazione con il LeadingAge Ltss Center dell’Università del Massachusetts a Boston. Lo studio ha esaminato l’impatto delle condizioni socio-economiche sfavorevoli sugli individui over 60 coinvolti nell’Health and Retirement Study, un’importante indagine nazionale americana riguardante salute e pensione.

Disparità di reddito e mortalità

L’analisi rivela che gli anziani appartenenti al 20% più povero della popolazione, con un reddito medio annuale inferiore ai 20.000 dollari, presentano un tasso di mortalità quasi doppio rispetto a quelli con un reddito annuo pari o superiore ai 120.000 dollari. Dario Leosco, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), sottolinea che nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, il tasso di mortalità per gli over 60 economicamente svantaggiati ha raggiunto il 21%, mentre tra i più abbienti si è attestato attorno al 10,7%. Questa disparità ha un impatto significativo sulla durata della vita, con gli anziani meno abbienti che muoiono in media circa nove anni prima rispetto ai loro coetanei più fortunati.

Impatto dello stress socioeconomico

Le conseguenze dello stress cronico derivante da condizioni socioeconomiche sfavorevoli possono portare a infiammazioni nei tessuti, creando un ambiente favorevole allo sviluppo di malattie neurodegenerative, cardiovascolari e oncologiche. Leosco mette in evidenza che il problema è oggi più grave rispetto al passato, a causa dell’aumento delle disuguaglianze di reddito e di una crescente povertà assoluta tra gli anziani. Attualmente, in Italia, circa un milione di over 65 vive in condizioni di povertà. Un precedente studio internazionale aveva mostrato una riduzione dell’aspettativa di vita per le persone anziane in situazioni economiche svantaggiate, che si attestava tra i 4 e i 7 anni.

Rischi per la salute pubblica

Nonostante l’Italia rimanga uno dei Paesi con la maggiore longevità al mondo, i dati presentano un quadro preoccupante. Leosco avverte che una sanità pubblica sempre più limitata, in un contesto di privatizzazione crescente, rischia di creare barriere economiche che possono compromettere l’aspettativa di vita degli anziani. Le politiche pubbliche, secondo Leosco, rappresentano uno strumento cruciale per influenzare gli esiti di salute collettivi e garantire un invecchiamento sano. Ogni decisione politica ha quindi un impatto diretto sulla salute della popolazione.

×