Mentre il 2025 avanza, il panorama dei mutui in Italia si presenta sempre più complesso. Secondo le ultime analisi del Codacons, il tasso annuo effettivo globale (TAEG) ha registrato un aumento medio dello 0,23% dall’inizio dell’anno, comportando un incremento di circa 222 euro all’anno per un mutuo di 150.000 euro. Questo scenario si delineerà ulteriormente in concomitanza con la riunione della Banca Centrale Europea (BCE) prevista per oggi, 2 gennaio 2025.
Aumento dei tassi di interesse sui mutui
Negli ultimi mesi, il mercato dei mutui ha visto un continuo rialzo dei tassi applicati alle famiglie italiane. Il tasso di interesse medio è passato dal 3,50% di gennaio al 3,73% di ottobre, secondo i dati forniti da Bankitalia. Questo trend di crescita, secondo il Codacons, rappresenta il quinto mese consecutivo senza una diminuzione dei tassi, interrompendo il ciclo di ribassi iniziato a giugno 2024. La situazione attuale evidenzia un aumento significativo dei costi per i mutuatari, che si trovano a dover affrontare spese annuali maggiori.
Impatto economico sui mutuatari
L’aumento del TAEG ha ripercussioni dirette sul bilancio delle famiglie italiane. Per esempio, per un mutuo da 120.000 euro della durata di 25 anni, l’aggravio annuale si attesta intorno ai 187 euro. Questi incrementi, sebbene possano sembrare modesti, si sommano a una spesa complessiva già gravosa per molte famiglie, in un contesto di inflazione e costi della vita in aumento. Il Codacons avverte che l’eventuale decisione della BCE di mantenere i tassi invariati potrebbe non solo stabilizzare la situazione ma, al contrario, accelerare ulteriormente l’aumento dei tassi stessi.
Prospettive future per il mercato dei mutui
Le attese per il futuro del mercato dei mutui sono tutt’altro che rosee. Se la BCE confermerà la sua posizione di stagnazione dei tassi, il rischio è di vedere un ulteriore aumento dei costi per i mutuatari. Questo scenario potrebbe avere effetti a catena sull’economia italiana, influenzando le scelte di investimento e di acquisto delle famiglie, con conseguenze dirette sulla domanda di mutui. La situazione attuale, quindi, merita attenzione da parte di tutti gli attori coinvolti, dai consumatori agli istituti di credito, in un contesto economico in continua evoluzione.
