Il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, ha espresso un forte dissenso riguardo alla recente decisione governativa riguardante la gestione dei migranti. Durante una dichiarazione rilasciata il 12 gennaio 2025, Camps ha sottolineato che la scelta non è di natura tecnica, ma esclusivamente politica. “Oggi non si è fatta giustizia, si è piuttosto creata un’atmosfera di impunità”, ha affermato, evidenziando le gravi implicazioni di tale decisione.
Critiche all’uso della sofferenza umana
Camps ha criticato l’idea che un ministro possa bloccare per giorni le persone salvate in mare, definendola una legittimazione dell’uso della sofferenza umana come strumento politico. Secondo lui, quanto avvenuto rappresenta un grave rischio per lo stato di diritto, poiché stabilisce un precedente che non solo ignora il passato, ma consente anche a futuri governi di chiudere i porti e di trattenere i migranti sulle navi.
Determinazione di Open Arms
Il fondatore di Open Arms ha dichiarato: “Noi continueremo a operare in mare, mentre loro rimarranno nei palazzi. La Storia sarà testimone di chi si troverà dalla parte giusta”. Questa affermazione mette in luce la determinazione dell’organizzazione a continuare la sua missione di salvataggio, nonostante le sfide politiche e legali che affronta. La posizione di Open Arms si pone quindi come una critica aperta alle politiche migratorie attuali, invitando a riflettere sulle conseguenze di tali scelte nel contesto europeo.
