Le borse europee mostrano un andamento moderato mentre gli investitori attendono con interesse la decisione della Banca Centrale Europea, prevista per oggi, 15 gennaio 2025, che dovrebbe confermare i tassi di interesse invariati.
Piazza affari e andamento del mercato
Piazza Affari, il principale mercato azionario italiano, continua a registrare segnali positivi, mantenendosi in territorio favorevole dopo un’apertura caratterizzata da scambi contenuti. La situazione si allinea con l’andamento delle altre piazze finanziarie europee, che mostrano un comportamento simile.
Focus su Campari
Un’attenzione particolare è rivolta al titolo di Campari, che ha visto un incremento di circa l’1% grazie alla recente cessione dei marchi Averna e Zedda Piras a Illva Saronno Holding, per un valore complessivo di 100 milioni di euro. L’operazione ha suscitato l’interesse degli investitori, dimostrando la vitalità del marchio nel panorama competitivo attuale.
Andamento dei mercati internazionali
A livello internazionale, i mercati sono influenzati dai persistenti timori riguardanti le valutazioni dei titoli legati all’intelligenza artificiale. Le principali borse asiatiche hanno registrato un andamento misto, seguendo la scia della chiusura negativa di Wall Street. A Tokyo, il Nikkei ha concluso la giornata con una flessione dello 0,88%, mentre Hong Kong e Shanghai hanno mantenuto una posizione poco sopra la parità .
Chiusura di Wall Street
Wall Street ha chiuso in territorio negativo, con il Nasdaq che ha subito una delle sue peggiori performance recenti, lasciando sul campo l’1,81% e raggiungendo i minimi da tre settimane. Tra i titoli più colpiti, Nvidia ha registrato un calo del 3,8%, mentre Oracle ha perso oltre il 5% a seguito della notizia riguardante il mancato finanziamento di un data center del valore di dieci miliardi di dollari da parte di Blue Owl Capital.
Prezzo del petrolio e tensioni internazionali
Sul fronte delle materie prime, il prezzo del petrolio ha mostrato un incremento questa mattina, con il Brent che ha superato la soglia dei 60 dollari al barile, sebbene rimanga sui minimi dal 2001. L’aumento dei prezzi è stato in parte influenzato dall’intensificarsi delle tensioni tra Venezuela e Stati Uniti, che ha riacceso l’attenzione degli operatori sui mercati energetici.
