Sequestro di 33 tonnellate di tabacchi e sigarette: 17 arresti effettuati

Rosita Ponti

Dicembre 18, 2025

Nel corso di un’operazione congiunta, le forze dell’ordine hanno scoperto un vasto traffico di tabacco e sigarette contraffatte nelle zone rurali tra Milano e Pavia. L’operazione, condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Milano in collaborazione con i militari del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, ha portato alla luce due laboratori clandestini dedicati alla lavorazione e al confezionamento di sigarette.

Scoperta dei laboratori clandestini

Il 15 marzo 2025, le autorità hanno avviato un’operazione mirata al contrasto del contrabbando di tabacchi lavorati, individuando i laboratori situati in aree isolate. Durante l’operazione, sono stati arrestati 17 lavoratori di nazionalità ucraina e moldava, accusati di contrabbando e contraffazione. Questi operai erano coinvolti in un sistema ben organizzato che ha permesso la produzione illecita di sigarette, sfruttando tecniche di occultamento sofisticate per sfuggire ai controlli.

La capacità produttiva di questi stabilimenti era impressionante. Sono state sequestrate oltre 30 tonnellate di tabacco, sia grezzo che lavorato, e circa 3 tonnellate di sigarette, la maggior parte delle quali già confezionate con marchi falsificati di noti brand. Il valore totale del materiale sequestrato è stato stimato in oltre 8 milioni di euro, evidenziando l’entità del traffico illegale.

Dettagli operativi dei laboratori

I laboratori erano progettati per operare nel massimo riserbo. Gli impianti utilizzavano gruppi elettrogeni per evitare di attirare l’attenzione attraverso picchi di consumo elettrico. Questo ha permesso di mantenere in funzione i macchinari senza destare sospetti. Gli ambienti interni, scarsamente illuminati, ospitavano anche sistemazioni precarie per i lavoratori, che provenivano principalmente da Paesi dell’Est europeo.

Durante le perquisizioni, gli agenti hanno trovato linee produttive altamente sofisticate, con processi automatizzati che garantivano un’alta velocità di assemblaggio delle sigarette. Gli operanti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di materiali necessari per la produzione, come filtri, cartine e cartoncini per il packaging, tutti contraffatti e destinati a essere utilizzati nella realizzazione di sigarette. La quantità di componenti trovati ha rivelato la scala dell’operazione illegale, con migliaia di articoli pronti per la produzione e il confezionamento.

L’operazione ha messo in luce non solo l’abilità degli organizzatori nel mascherare le loro attività, ma anche l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno del contrabbando e della contraffazione nel settore del tabacco.

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