La situazione epidemiologica relativa all’influenza e ai virus respiratori in Italia sta suscitando crescenti preoccupazioni. Un rapporto recente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), pubblicato il 19 dicembre 2025, ha evidenziato come l’incidenza delle infezioni respiratorie acute abbia raggiunto livelli allarmanti, con tassi di positività che toccano il 40% in alcune regioni. Attualmente, la Campania e la Sardegna sono le aree più colpite, mentre altre zone del paese mostrano un aumento dei casi di infezione.
Aumento dei casi di infezioni respiratorie acute
Nella settimana compresa tra l’8 e il 14 dicembre 2025, l’incidenza delle infezioni respiratorie acute ha raggiunto un valore di 14,7 casi per ogni 1.000 assistiti, in crescita rispetto ai 12,4 casi della settimana precedente. Questo si traduce in circa 817.000 nuovi casi, portando il totale dall’inizio della sorveglianza a circa 4,9 milioni. La fascia di età più vulnerabile risulta essere quella dei bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, con un tasso di incidenza di circa 42 casi ogni 1.000 assistiti. Il report mette in evidenza anche un tasso di positività per influenza particolarmente elevato: 36% nella comunità e 40,4% negli ospedali, in netto aumento rispetto ai valori precedenti di 25,3% e 28,8%.
L’ISS ha sottolineato che l’intensità della diffusione del virus è molto elevata in Campania e Sardegna, mentre in Sicilia la situazione è considerata alta. In altre regioni come Abruzzo, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia di Bolzano, l’intensità è definita media. In molte altre aree, la diffusione rimane bassa, eccezion fatta per il Molise, dove si registrano livelli basilari.
Tipologie di virus influenzali in circolazione
Il rapporto dell’ISS ha esaminato i vari tipi di virus influenzali attualmente presenti in Italia. È emerso che la percentuale di virus A (H3N2) supera nettamente quella del virus A (H1N1)pdm09. Non sono stati riportati campioni positivi per influenza di tipo A “non sottotipizzabile”, suggerendo una potenziale riduzione della circolazione di ceppi aviari.
Per quanto riguarda il nuovo ceppo di influenza, noto come “super influenza”, l’analisi del gene HA dei virus A H3N2 indica che il subclade K è predominante. Tuttavia, gli esperti dell’ISS rassicurano che non si registra un incremento della severità delle manifestazioni cliniche associate a questo ceppo.
Efficacia dei vaccini e dati epidemiologici
Il report mette in evidenza che le stime preliminari suggeriscono che i vaccini attualmente utilizzati continuano a garantire protezione contro l’ospedalizzazione, anche se non è possibile stabilire con certezza la loro efficacia rispetto alle manifestazioni cliniche della malattia. Durante la settimana analizzata, sono stati raccolti 3.561 campioni clinici dai laboratori della rete RespiVirNet, di cui 1.436 (40,3%) sono risultati positivi al virus influenzale.
Tra i campioni positivi, 1.432 appartenevano al tipo A, con 295 casi di sottotipo H1N1pdm09, 662 di H3N2 e 475 di A non sottotipizzati. Sono stati segnalati anche 4 casi di influenza B. Inoltre, sono stati identificati casi di Virus respiratorio sinciziale (91 campioni), Sars-CoV-2 (86 campioni) e altri virus respiratori, inclusi rhinovirus, adenovirus e metapneumovirus.
La situazione attuale richiede un monitoraggio attento e una risposta adeguata da parte delle autorità sanitarie, per gestire questa emergenza sanitaria in corso.
