Il 19 dicembre 2025, Milano ha ospitato la conclusione del congresso Icio – Italian Conference on Interventional Oncology, un evento di grande importanza a livello internazionale, dedicato alla radiologia interventistica. Il presidente del congresso, Gianpaolo Carrafiello, ha messo in evidenza il valore cruciale di questa disciplina nel trattamento dei tumori, citando risultati incoraggianti in relazione a casi di cancro al fegato, polmone, pancreas e rene. La radiologia interventistica si sta affermando come un quarto pilastro della cura oncologica, accanto a chemioterapia, chirurgia e radioterapia.
La radiologia interventistica: un pilastro della cura oncologica
La radiologia interventistica sta guadagnando sempre più rilevanza nella battaglia contro i tumori. Questa disciplina si avvale di tecnologie avanzate e approcci terapeutici specifici, ponendo un forte accento sulla qualità della vita dei pazienti. I risultati ottenuti attraverso queste tecniche sono riconosciuti a livello mondiale, come dimostrato durante il congresso Icio. I professionisti hanno avuto l’opportunità di discutere le innovazioni più recenti, contribuendo così a una crescita continua del settore.
Gianpaolo Carrafiello, direttore di Radiologia presso il Policlinico di Milano e docente all’Università Statale di Milano, ha affermato che la condivisione delle conoscenze tra esperti di tutto il mondo è fondamentale per il progresso della medicina. La radiologia interventistica non è più considerata un’opzione isolata, ma è integrata in un percorso terapeutico multidisciplinare. Le tecniche di ablazione, che comprendono sia metodi termici che non termici, permettono di trattare i tumori con grande precisione, riducendo le complicazioni e migliorando i risultati.
Collaborazione e innovazione nella radiologia interventistica
Il congresso ha messo in evidenza l’importanza della collaborazione tra specialisti. Luca Brunese, presidente eletto della Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica (Sirm), ha sottolineato che l’incontro rappresenta non solo un momento di confronto tra radiologi italiani, ma anche un’opportunità di dialogo con colleghi provenienti da ogni parte del mondo. Questa interazione arricchisce il panorama della radiologia interventistica, valorizzando la tradizione italiana e ispirando i giovani medici presenti.
Nicoletta Gandolfo, presidente nazionale della Sirm, ha evidenziato come la radiologia interventistica oncologica moderna possa trasformare la tecnologia in cura e le procedure in opportunità terapeutiche condivise. È essenziale che i percorsi clinici siano integrati e che le conoscenze scientifiche siano diffuse tra gli specialisti coinvolti nella gestione del paziente oncologico.
Un futuro promettente per la radiologia interventistica
Francesco Blasi, preside della Facoltà di Medicina e prorettore dell’Università degli Studi di Milano, ha chiuso il congresso esprimendo ottimismo per il futuro della radiologia interventistica. La partecipazione attiva dei giovani professionisti è un chiaro segnale del potenziale di crescita di questa disciplina. Con un’attenzione sempre crescente alla cura dei pazienti e all’innovazione tecnologica, la radiologia interventistica si prepara a svolgere un ruolo cruciale nella gestione di varie patologie, non solo oncologiche.
L’evento di Milano ha rappresentato un passo significativo nella diffusione delle tecniche di radiologia interventistica, contribuendo a migliorare le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti affetti da tumori e a promuovere una maggiore sinergia tra i diversi specialisti del settore.
