Identificato il presunto autore della sparatoria alla Brown University

Rosita Ponti

Dicembre 19, 2025

Le forze dell’ordine hanno fatto progressi significativi nelle indagini riguardanti la sparatoria di massa avvenuta alla Brown University il 15 marzo 2025. Un possibile sospettato è stato identificato e, secondo quanto riportato da diverse fonti a ABC News, è stato emesso un mandato di arresto nei suoi confronti. Le indagini hanno rivelato che la sparatoria alla Brown University potrebbe essere connessa all’omicidio di un professore del MIT avvenuto a Brookline, Massachusetts, nello stesso periodo.

Dopo l’incidente, la polizia ha diffuso un video di 10 secondi che mostra il sospettato, ripreso di spalle mentre si allontana a passo svelto lungo una strada deserta. Questo evento tragico ha avuto luogo all’interno di un’aula al primo piano dell’ateneo, dove si stavano svolgendo esami. La sparatoria ha causato la morte di due studenti e il ferimento di nove persone, con il colpevole che ha aperto il fuoco utilizzando due pistole.

Nella mattinata di domenica, le autorità avevano arrestato un uomo di 24 anni, un ex militare con problemi psichici, sospettato di essere coinvolto nella sparatoria. Tuttavia, è stato rilasciato poco dopo. Questo individuo si era trasferito dall’Università del Wisconsin alla Brown University per il semestre autunnale del 2025.

Testimonianze degli studenti

Joseph Oduro, un ragazzo di 21 anni e assistente didattico alla Brown University, ha raccontato al New York Times di aver vissuto momenti di terrore. Secondo la sua testimonianza, “il killer indossava una maschera sul viso”. La lezione stava per concludersi quando, all’improvviso, si sono uditi spari e urla provenienti dal corridoio. Un uomo mascherato, armato di un fucile, è entrato in aula e ha cominciato a sparare.

L’ex vice capo della polizia di Providence, Thomas Verdi, ha affermato che “il tiratore conosceva l’edificio e l’area circostante”. Ha aggiunto che non sarebbe sorpreso se il colpevole fosse uno studente o un ex studente, considerando che in quel giorno si stavano svolgendo esami. L’ingresso e l’uscita del tiratore sono avvenuti senza che nessuno se ne accorgesse. Al momento, non ci sono ipotesi concrete riguardo al movente dell’attacco.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha commentato l’accaduto dicendo: “È una cosa terribile. Non possiamo fare altro che pregare per le vittime”.

Reazioni e situazioni nel campus

Dopo la sparatoria, gli studenti sono rimasti barricati nel campus per ore, cercando di contattare i propri cari e fornendo testimonianze in diretta ai media statunitensi. Un massiccio dispiegamento di polizia ha circondato l’area per garantire la sicurezza.

Zoe Weissman, una studentessa, ha condiviso la sua esperienza: “Sono scioccata ma non mi sorprende. È un sentimento comune tra molti studenti qui. Non ci si aspetta mai che accada, ma è triste constatare quanto spesso si verifichino eventi simili”. Si trovava nel suo dormitorio, a pochi passi dal luogo della sparatoria, e ha raccontato di aver sentito l’arrivo dei soccorritori.

Zoe ha continuato spiegando che fortunatamente nessuno dei suoi amici si trovava nell’edificio al momento dell’attacco. Alcuni erano nella biblioteca vicina e sono stati messi al sicuro in un’area comune. Ha descritto l’atmosfera di tensione e paura che ha caratterizzato quei momenti, mentre gli studenti attendevano aggiornamenti sulla situazione.

Dettagli sull’edificio e sull’incidente

L’incidente si è verificato all’interno dell’edificio di ingegneria Barus e Holley, situato ai margini del campus. La zona circostante è residenziale e l’attentatore è riuscito a fuggire subito dopo la sparatoria. La polizia ha ancora difficoltà a localizzarlo.

Zoe ha fornito ulteriori dettagli sull’edificio, spiegando che Barus e Holley sono tecnicamente due strutture collegate, che ospitano laboratori e aule in grado di accogliere fino a 200 studenti. Questo ha reso la situazione ancora più complessa, poiché l’ampiezza dell’edificio ha complicato le operazioni di evacuazione e sicurezza.

Le autorità continuano a lavorare per chiarire i dettagli dell’accaduto, mentre la comunità universitaria si stringe attorno alle vittime e ai loro familiari in un momento di grande dolore e incertezza.

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