Il volto di Alberto Stasi durante l’incidente probatorio a Garlasco, 18 anni dopo il delitto

Rosita Ponti

Dicembre 19, 2025

Nella giornata di ieri, 24 gennaio 2025, Alberto Stasi, condannato con sentenza definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, ha fatto la sua comparsa in aula durante l’incidente probatorio a Garlasco. Questo evento ha suscitato grande interesse mediatico, richiamando l’attenzione di numerosi giornalisti e curiosi. Stasi, noto per essere stato descritto dai media come “il biondino dagli occhi di ghiaccio”, è stato al centro di un caso giudiziario che ha segnato la cronaca italiana per oltre un decennio.

Il delitto di Chiara Poggi

Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto 18 anni fa, ha scatenato un’inchiesta complessa, seguita da un lungo iter processuale che ha portato alla condanna di Stasi. Durante la sua apparizione in aula, il suo aspetto è risultato notevolmente cambiato rispetto ai tempi del processo: il viso, ora più maturo, mostrava una calma inusuale, lontana dall’aria smarrita e angosciata di un tempo. Questa trasformazione ha colpito i presenti, che hanno notato un atteggiamento quasi rilassato da parte dell’imputato.

Nuove dinamiche e implicazioni legali

Negli ultimi mesi, la riapertura dell’inchiesta con l’indagine su Andrea Sempio ha riacceso i riflettori sul caso, sollevando interrogativi sulla possibilità di una revisione del processo. L’attenzione mediatica si è concentrata non solo su Stasi, ma anche sulle nuove dinamiche che potrebbero emergere in seguito a questa nuova fase processuale. La presenza di Stasi in aula, quindi, non è stata solo un evento raro, ma ha rappresentato un momento cruciale per il futuro del caso e per le sue implicazioni legali.

Clima di tensione in aula

La giornata si è svolta in un clima di tensione, con la partecipazione di esperti e periti che hanno confrontato le evidenze emerse nel corso degli anni. La figura di Alberto Stasi continua a suscitare emozioni forti e opinioni contrastanti, segno di un caso che ha segnato profondamente la memoria collettiva e il sistema giudiziario italiano.

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