Influenza: 800 mila contagi in una settimana, prevale il ceppo K

Rosita Ponti

Dicembre 19, 2025

La situazione epidemiologica relativa all’influenza continua a destare preoccupazione. Nella settimana dal 17 al 23 febbraio 2025, il sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità ha registrato oltre 816 mila casi di sindromi respiratorie acute, segnando un incremento di quasi 100 mila unità rispetto alla settimana precedente. Di questi, oltre il 40% è attribuibile a virus influenzali, con il nuovo ceppo K del virus A/H3N2 che risulta dominante in più della metà dei casi.

Caratteristiche del nuovo ceppo virale

L’Istituto Superiore di Sanità, sulla base dei dati epidemiologici forniti dall’Osservatorio Malattie Soggette a Sorveglianza (Osms), sottolinea che questo nuovo virus presenta un “vantaggio evolutivo” che ne aumenta la trasmissibilità. Tuttavia, al momento non si rileva un incremento nella gravità delle manifestazioni cliniche. Le stime preliminari indicano che i vaccini attualmente in uso continuano a garantire protezione contro l’ospedalizzazione, anche se non è possibile, sulla base dei dati disponibili, valutare la loro efficacia rispetto alle manifestazioni cliniche della malattia.

Incidenza dell’influenza tra le diverse fasce d’età

Analizzando la circolazione del virus influenzale, la settimana scorsa ha evidenziato che i bambini al di sotto dei 4 anni sono la categoria più colpita. Nella popolazione generale si è registrata un’incidenza di 14,7 casi ogni mille abitanti, mentre tra i più piccoli questo numero è triplicato, raggiungendo 42 casi per mille. Questo dato mette in evidenza la vulnerabilità dei bambini più piccoli rispetto alle infezioni respiratorie acute.

Situazione nelle diverse regioni italiane

Le statistiche regionali mostrano un aumento significativo dei casi in Sardegna e Campania. In Sardegna, l’incidenza è salita a 23,61 casi per mille abitanti, mentre in Campania ha raggiunto 21,07. In soli sette giorni, l’intensità della stagione influenzale è passata da bassa o media a molto alta, il massimo della scala. Anche la Sicilia sta affrontando una situazione critica, con un’incidenza di 17,61 casi per mille abitanti, evidenziando un quadro epidemiologico allarmante in diverse aree del Paese.

La sorveglianza continua ad essere fondamentale per monitorare l’andamento della malattia e per garantire che le misure preventive siano efficaci nel contenere la diffusione del virus influenzale.

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