Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dei militari italiani nelle missioni internazionali, sottolineando l’importanza del loro ruolo nella stabilità globale. Durante il tradizionale scambio di auguri, tenutosi il 15 gennaio 2025 presso il Comando operativo di vertice interforze, Mattarella ha collegato le sue parole ai contingenti impegnati all’estero, evidenziando come le condizioni operative delle forze armate siano cambiate nel tempo.
Il ruolo delle forze armate italiane
Mattarella ha dichiarato che i militari italiani rappresentano “la testimonianza del grande sforzo per la stabilità internazionale in ambiti delicati”, ringraziando ciascuno di loro per il servizio reso. Ha messo in evidenza come le esigenze di intervento siano ampliate, richiedendo un’integrazione crescente tra diversi settori della Difesa. “Non possiamo più considerare solo la dimensione nazionale”, ha affermato, evidenziando l’interconnessione dei problemi globali che richiedono una risposta comune e coordinata.
Il presidente ha inoltre sottolineato che, oltre ai tradizionali impegni nei settori terrestre, marittimo e aereo, le forze armate devono ora affrontare nuove sfide. “Si aggiungono altre dimensioni come il fondo marino, lo spazio e il cyber“, ha affermato, indicando che queste aree richiedono un adeguamento delle capacità militari e una preparazione specifica per affrontare le nuove minacce.
La missione Unifil in Libano
Il presidente ha dedicato particolare attenzione alla missione Unifil nel Sud del Libano, definendola “una delle operazioni più emblematiche per l’Italia”. Mattarella ha espresso il suo orgoglio per la presenza dei militari italiani in questa missione, che rappresenta un importante contributo alla stabilità della regione. Rivolgendosi ai comandanti della missione, ha elogiato la loro capacità di gestire con saggezza e misura i momenti critici che si sono presentati.
In merito al futuro della missione Unifil, il presidente ha informato che nel 2027 inizierà il processo di ripiegamento, un’operazione che richiederà un impegno particolarmente intenso da parte delle forze coinvolte. Questa transizione sarà fondamentale e comporterà sfide significative, richiedendo la massima attenzione e preparazione da parte dei militari italiani per garantire una conclusione efficace dell’operazione.
