Morbillo: l’Iss segnala 485 casi in Italia nel 2023, un terzo con complicanze

Rosita Ponti

Dicembre 19, 2025

Nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 novembre 2025, il sistema nazionale di sorveglianza integrata per il morbillo e la rosolia in Italia ha registrato un totale di 485 casi di morbillo, con 12 di questi segnalati nel mese di novembre. Questi dati emergono dal bollettino di dicembre 2025, intitolato Morbillo & Rosolia News. Nonostante l’esistenza di un vaccino efficace, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato che nel 2024 circa 95.000 persone sono decedute a causa del morbillo, la maggior parte dei quali erano bambini di età inferiore ai cinque anni.

Incidenza e distribuzione dei casi

Recentemente, è stata condotta una simulazione interistituzionale sotto la direzione dell’OMS per valutare la prontezza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di fronte a un’eventuale epidemia di morbillo. Nel 2025, 20 Regioni e Province Autonome hanno riportato casi di morbillo, con una concentrazione significativa: il 64,3% dei casi proviene da sole cinque Regioni, ovvero Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia. L’età mediana dei soggetti colpiti è di 31 anni, ma l’incidenza più alta si riscontra tra i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, con 22 casi segnalati in neonati. Il 94,2% dei casi ha un stato vaccinale noto, con l’86,7% di questi non vaccinati al momento dell’infezione. Circa un terzo dei casi ha presentato almeno una complicanza, tra cui epatite e polmonite. Tra i soggetti colpiti, 48 sono operatori sanitari.

Appello alla vaccinazione da parte dell’OMS

L’OMS ha lanciato un appello per la vaccinazione, sottolineando che la vaccinazione rappresenta l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze. Gli esperti del report indicano che due dosi di vaccino offrono una protezione di circa il 97%. Per prevenire la diffusione del virus e i focolai, è necessario raggiungere una copertura vaccinale di almeno il 95% a tutti i livelli subnazionali. Tuttavia, in Italia, la copertura per due dosi tra i bambini di 5-6 anni è attualmente del 84,8%, e nessuna Regione ha raggiunto il 95% per la seconda dose. È cruciale non solo rafforzare la vaccinazione pediatrica di routine, ma anche recuperare la copertura vaccinale tra adolescenti e adulti, assicurando che gli operatori sanitari suscettibili siano vaccinati per proteggere sia se stessi che i pazienti più vulnerabili. Prima di intraprendere viaggi internazionali, si raccomanda di controllare il proprio stato vaccinale.

Il 28 novembre 2025, l’OMS ha diffuso un nuovo report sul morbillo, evidenziando che gli sforzi globali per l’immunizzazione hanno portato a una riduzione dell’88% dei decessi per morbillo tra il 2000 e il 2024. Dal 2000, il vaccino contro il morbillo ha salvato quasi 59 milioni di vite. Tuttavia, nel 2024 si stimano circa 95.000 morti a causa del morbillo, in gran parte bambini sotto i 5 anni. Sebbene questo numero rappresenti uno dei tassi più bassi di mortalità registrati dal 2000, ogni decesso a causa di una malattia prevenibile con un vaccino sicuro ed economico è considerato inaccettabile. Nonostante la diminuzione dei decessi, i casi di morbillo sono in aumento a livello globale, con circa 11 milioni di infezioni stimate nel 2024, un incremento di quasi 800.000 rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019.

Nel 2024, la Regione del Mediterraneo Orientale dell’OMS ha registrato un aumento dell’86% dei casi di morbillo, il 47% nella Regione Europea e il 42% nella Regione del Sud-Est Asiatico rispetto al 2019. Al contrario, la Regione Africana ha mostrato una diminuzione del 40% dei casi e del 50% dei decessi nello stesso periodo, in parte grazie all’aumento della copertura vaccinale.

×