Pierfranco Bruni: “La politica perde significato senza una dimensione spirituale”

Rosita Ponti

Dicembre 19, 2025

Quando la politica si trasforma in un concetto astratto, si perde di vista la sua essenza. Attualmente, ci troviamo in un’epoca in cui la ricerca dell’immediato si scontra con l’ineffabile. Siamo nel 2025, in una fase di transizione storica che richiede un rinnovato approccio al Pensiero.

La politica e il simbolo di Atreju

Il simbolo di Atreju non è solo un riferimento alla narrativa fantastica, ma rappresenta un impegno profondo che abbraccia generazioni, richiamando i miti antichi dove gli archetipi avevano un significato concreto. La politica, oggi, non può più essere definita attraverso le categorie tradizionali. L’appartenenza a una certa ideologia, come quella di destra, ha perso il suo valore. Le idee, una volta fondamentali, sono state superate da un Pensiero che trascende i confini ideologici. Queste idee erano parte di una struttura hegeliana che ha portato alla nascita di diverse ideologie, in contrapposizione a forme di pensiero alternative.

Il Pensiero si presenta come un concetto complesso, che non si limita alla Ragione. Esso è intriso di formazione, Tradizione e identità, fondandosi su una visione di civiltà. L’elemento centrale non è solo il confronto con la modernità, ma l’integrazione di un tempo tradizionale che non è mera storia, ma un vero e proprio Tempo della Civiltà. Questo tempo ha tracciato le eredità occidentali, che si sono sempre confrontate con le visioni culturali degli Orienti, in particolare con quelle del Mediterraneo. Atreju diventa così un simbolo di questo dialogo.

Il ruolo dei simboli nella politica

I simboli, le metafore e i miti hanno la capacità di narrare storie più profonde rispetto alla semplice realtà. La politica non si limita a riflettere il presente, ma si estende in una dimensione immanente. È fondamentale cercare e abitare l’anello mancante nel tempo attuale. Questa non è solo una metafora, ma una proiezione del Pensiero politico. Dopo le rovine della modernità, ogni epoca porta con sé la propria modernità e le sue macerie, rendendo necessario un ritorno alla Tradizione. Questo non implica una vita di nostalgia, ma piuttosto un riconoscimento delle lezioni apprese dalle crisi, come quelle che seguirono la Rivoluzione Francese e il periodo post-illuminista.

Ricominciare da un contesto di macerie è un errore. L’essere umano non può essere ridotto a un semplice oggetto o a un caos. Atreju rappresenta la bellezza umana, un viaggio che si estende oltre le limitazioni della storia. Se consideriamo il Pensiero come una percezione, esso diventa un viaggio continuo da abitare, piuttosto che un insieme di idee destinate a svanire.

Tradizione e pensiero nella politica

Il Pensiero è tradizione e costituisce un elemento fondamentale delle civiltà. Se la politica rimane confinata a un’idea, essa si riduce a una semplice categoria. Tuttavia, se si evolve nella dimensione del Pensiero, si trasforma in una fedeltà che va oltre la storia. Gli archetipi vengono utilizzati per cercare di risvegliare i corsi e ricorsi storici, definendo una visione di tempo e di uomo come civiltà dello spirito.

Pensatori come Hegel e Marx, pur essendo stati importanti nel passato, oggi appaiono come figure sepolte nel tempo. La storia infinita è composta da anelli, senza frecce o archi di Ulisse. La tradizione diventa il punto di riferimento per un soggetto che incarna la spiritualità, allontanandosi dall’oggetto del materialismo. In questo contesto, il tempo assume una dimensione religiosa, distaccandosi dalla mera cronologia storica.

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