Sequestro straordinario di canapa nella Provincia di Cagliari

Veronica Robinson

Dicembre 19, 2025

Il 29 ottobre 2025, il Tribunale del Riesame di Cagliari ha ratificato il sequestro di circa 4 tonnellate di canapa, comprendenti 2.467 piante, oltre 1.400 kg di infiorescenze, 12 litri di olio, resine e 42 kg di polline. L’operazione è stata condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, che hanno agito in seguito a un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Cagliari.

Le indagini sono scaturite da una segnalazione della Sezione Aerea delle Fiamme Gialle di Elmas, che aveva identificato una presunta piantagione di cannabis nell’agro di Assemini, in provincia di Cagliari. Gli accertamenti preliminari hanno rivelato che il terreno in questione era stato affittato a una ditta individuale attiva nel settore della “coltivazione di piante per la preparazione di fibre tessili, spezie, piante aromatiche e farmaceutiche“. Tuttavia, le indagini hanno messo in luce una situazione ben diversa.

Attività illecita e vendita online

Attraverso l’analisi di un sito internet riconducibile alla ditta, è emerso che il titolare offriva in vendita, tramite una sezione dedicata (shop online), infiorescenze di canapa e altri prodotti derivati, come oli, pollini e resine, in violazione della Legge 242/2016, recentemente modificata dal Decreto Sicurezza, convertito nella Legge 80/2025. Questo comportamento ha portato a un’ulteriore indagine sull’effettivo core business dell’azienda, che si è rivelato non conforme alle normative vigenti.

L’analisi dei social media ha confermato che l’attività principale della ditta non era la coltivazione di piante per la produzione di fibre destinate a usi tessili, alimentari o cosmetici, ma piuttosto la produzione e vendita di infiorescenze e prodotti derivati. Questo ha sollevato interrogativi sulla legalità delle operazioni svolte dalla ditta e sulla loro conformità alle leggi italiane riguardanti la cannabis.

Sequestro e analisi dei campioni

In seguito a queste scoperte, è stato disposto il sequestro dell’intera piantagione, delle infiorescenze pronte per la vendita e di centinaia di flaconi di olio di canapa. Durante l’intervento, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto anche “polline grezzo” destinato alla preparazione di sativa-hash, un tipo di hashish derivato dalla canapa sativa. Il locale commerciale utilizzato dalla ditta è stato adattato a laboratorio, dotato di attrezzature idonee per il confezionamento dei prodotti, inclusi materiali da imballaggio e etichette riconducibili all’azienda.

I campioni prelevati durante l’operazione sono stati analizzati presso il laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. I risultati hanno confermato la presenza del principio attivo THC, con valori che arrivano fino allo 0,79%. Questo ha ulteriormente avvalorato le accuse contro la ditta e ha messo in luce la gravità delle violazioni commesse.

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