L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato un’iniziativa decisiva contro il telemarketing invasivo e le truffe telefoniche, presentando una proposta innovativa che punta a garantire maggiore trasparenza nelle comunicazioni tra le aziende e i cittadini. Questa strategia prevede l’assegnazione di un numero identificativo a tre cifre per tutti gli operatori legali, utilizzabile sia per le chiamate in uscita che per l’invio di messaggi. L’obiettivo è consentire agli utenti di riconoscere immediatamente se la persona dall’altra parte della linea appartiene realmente all’azienda titolare o se si tratta di un call center sospetto. Questo sistema offre una protezione aggiuntiva, poiché i numeri brevi non possono essere replicati dall’estero. La sperimentazione di questo modello è iniziata il 17 dicembre 2025 e durerà quarantacinque giorni prima di diventare definitivamente operativo.
Misure precedenti e risultati ottenuti
Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di misure già adottate dall’Autorità nei mesi precedenti. Nel novembre 2025, l’Agcom aveva già introdotto filtri per bloccare le chiamate commerciali provenienti da numeri mobili italiani falsi, riuscendo a fermare circa 7,5 milioni di telefonate al giorno nella fase iniziale. Questa azione seguiva un’altra importante misura attuata il 19 agosto 2025, quando era stato reso operativo il primo blocco anti-spoofing per le numerazioni fisse nazionali contraffatte. Nonostante i progressi ottenuti, le associazioni dei consumatori hanno accolto con un misto di entusiasmo e prudenza la nuova proposta, sottolineando che la strada per una soluzione definitiva al problema rimane ancora lunga.
Le reazioni delle associazioni dei consumatori
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha descritto la proposta come un possibile passo avanti, pur evidenziando le insidie che potrebbero presentarsi. Dona ha affermato che, sebbene il nuovo sistema sia preferibile rispetto all’attuale confusione di numerazioni, resta da verificare se rappresenti un reale progresso rispetto al prefisso unico 0844, che, sebbene previsto dalla legge, non è mai stato reso obbligatorio né applicato. Secondo il presidente dell’associazione, è fondamentale che il codice a tre cifre sia univoco per ogni compagnia e dedicato esclusivamente alle attività di vendita, per evitare confusione tra proposte commerciali e servizi di assistenza o pubblica utilità.
Le preoccupazioni del Codacons e l’evoluzione del telemarketing
Anche il Codacons ha espresso un parere favorevole sulla nuova misura, definendola attesa da tempo e capace di semplificare la vita quotidiana dei cittadini. Tuttavia, l’associazione ha avvertito di un effetto collaterale preoccupante legato ai recenti blocchi tecnologici. Dopo l’introduzione delle barriere contro i numeri falsi italiani a novembre, il telemarketing aggressivo non è diminuito, ma ha semplicemente cambiato forma, spostandosi verso prefissi esteri. Nelle ultime settimane, si è registrato un aumento significativo delle chiamate provenienti dall’estero, utilizzate per attività di call center, dimostrando come le reti del telemarketing non si fermino e cerchino costantemente nuovi modi per aggirare le normative nazionali.
