La situazione economica in Italia per il Natale 2025 si presenta con luci e ombre. Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Confcooperative, gli italiani potranno contare su una maggiore disponibilità economica, grazie a tredicesime più consistenti e a un tasso di occupazione in aumento. Tuttavia, la realtà è ben diversa: i 500 milioni di euro aggiuntivi destinati ai festeggiamenti rischiano di essere erosi dall’alta inflazione che continua a gravare sulle spese quotidiane.
Analisi della spesa e inflazione
Dalla ricerca emerge che l’incremento della spesa è principalmente influenzato dall’aumento generalizzato dei prezzi, dalla crescita delle retribuzioni lorde e dal numero record di occupati nel 2025. Nonostante le tredicesime siano salite da 51,3 a 52,5 miliardi di euro, la capacità di spesa reale delle famiglie è fortemente compromessa dall’inflazione. La disparità tra chi riesce a mantenere una certa capacità di acquisto e chi, al contrario, si trova in difficoltà con i beni di prima necessità, si amplia. Il ceto medio risulta indebolito, mentre il numero di persone in condizioni di povertà, sia assoluta che relativa, ha raggiunto i 10 milioni.
Tradizioni gastronomiche e spese per il cenone
Durante le festività, i cenoni italiani vedranno mediamente un raduno di 10 persone, con un menù che celebra le eccellenze dell’agroalimentare Made in Italy. Sono previsti 60 milioni di tappi di spumante e prosecco italiano per brindare. Le scelte gastronomiche seguono la tradizione: per i primi piatti si prevede una spesa di 310 milioni di euro per vongole e frutti di mare, mentre i secondi piatti a base di pesce arriveranno a 625 milioni. La carne, i salumi e le uova comporteranno una spesa di 530 milioni, seguiti da vini, spumanti e prosecchi con 485 milioni. Frutta, verdura e ortaggi porteranno a una spesa di 450 milioni, mentre pasta, pane, farina e olio costeranno 305 milioni. Infine, il tagliere di formaggi freschi e stagionati avrà un costo di 235 milioni, con i dolci, tra cui panettone e pandoro, che raggiungeranno 530 milioni.
Viaggi e mete preferite durante le festività
Un aspetto interessante delle festività natalizie è che un italiano su tre ha in programma di partire. Si stima che 19 milioni di italiani siano pronti a viaggiare, con le mete più ambite che restano in Italia. Le montagne, le città con i mercatini natalizi, i centri storici addobbati a festa e le località termali sono le preferite. Per chi cerca soluzioni più economiche, le case di amici e parenti risultano la scelta predominante.
Con l’aumento della disponibilità economica, alcuni italiani potrebbero optare per viaggi verso mete esotiche o grandi capitali europee e nordamericane, evidenziando ancora una volta la stratificazione delle capacità di spesa tra le diverse fasce della popolazione.
