Una vicenda che potrebbe sembrare un racconto comico si è trasformata in un dramma: una famiglia britannica è stata accusata di aver tentato di imbarcare la nonna deceduta su una sedia a rotelle durante un volo EasyJet da Malaga a Londra. Questo episodio ha avuto luogo nel mese di luglio 2025, quando il volo è stato bloccato prima del decollo.
Il tabloid Daily Mail ha riportato la notizia, rivelando che alcuni passeggeri avevano sollevato dubbi sulla reale condizione della donna, ipotizzando che fosse morta. Un post su Facebook di Petra Boddington ha attirato l’attenzione, in cui la donna esprimeva incredulità: “EasyJet, da quando avete iniziato a far salire i morti sugli aerei? Davvero!”, accompagnando il messaggio con una foto scattata prima dell’imbarco. La compagnia aerea ha prontamente smentito le accuse, affermando che la passeggera era in possesso di un certificato di idoneità al volo e che era viva quando è salita a bordo.
Il sospetto di risparmio sui costi di trasporto
La situazione ha sollevato interrogativi sui motivi dietro a tale comportamento. Alcuni hanno suggerito che i familiari avessero finto che la donna di 89 anni stesse dormendo, una strategia che sarebbe stata concepita per evitare i costi elevati del trasporto di una salma, stimati tra le 3.500 e le 4.500 sterline, secondo quanto riportato dal Daily Mail. Questo sospetto è stato poi smentito in un comunicato ufficiale, ma ha alimentato le speculazioni sull’eventuale mancanza di copertura assicurativa da parte della famiglia.
Il decesso accertato
Prima del decollo, l’equipaggio è stato avvisato della situazione e sono stati chiamati i paramedici, che hanno accertato il decesso della donna. La compagnia EasyJet ha gestito la situazione con prontezza, chiarendo che i passeggeri preoccupati si erano sbagliati, poiché la passeggera aveva un certificato di idoneità al volo e non era deceduta al momento dell’imbarco. Questo episodio ha sollevato interrogativi etici e legali sulla gestione di tali situazioni da parte delle compagnie aeree e sulle responsabilità dei familiari coinvolti.