Una recente indagine condotta in Svezia ha esaminato un campione di 27.000 individui, rivelando che il consumo di almeno 50 grammi al giorno di formaggi grassi potrebbe contribuire a ridurre il rischio di sviluppare demenza vascolare in etĂ avanzata. I risultati di questo studio sono stati pubblicati nella rivista ‘Neurology’, edita dall’Accademia Americana dei Neurologi.
Ricerca sulla dieta e demenza
La ricerca, guidata dalla professoressa associata Emily Sonested dell’UniversitĂ di Lund, ha messo in luce come una dieta ricca di formaggi ad alto contenuto di grassi possa essere associata a una minore incidenza di demenza. Sonested ha sottolineato che, sebbene i risultati non dimostrino che il formaggio grasso prevenga specificamente il declino cognitivo di tipo vascolare, essi mettono in discussione l’idea che il grasso presente nei latticini sia dannoso per la salute cerebrale.
Correlazione con altri latticini
Sorprendentemente, lo studio non ha evidenziato alcuna correlazione tra il consumo di latte, burro, yogurt, kefir e formaggi considerati piĂą salutari, a basso contenuto di grassi, e una diminuzione del rischio di demenza.
Dati sui partecipanti e rischio di demenza
I dati raccolti indicano che il 10% dei partecipanti che consumavano almeno 50 grammi di formaggi grassi al giorno ha sviluppato demenza nel corso degli anni, rispetto al 13% di coloro che ne assumevano meno di 15 grammi quotidianamente. Tenendo conto di variabili come età , sesso e dieta complessiva, i ricercatori hanno stimato che il consumo di formaggi grassi è associato a una riduzione del 13% del rischio di demenza.
Critiche alla validitĂ dei risultati
Tuttavia, alcuni esperti, come Walter Willet, epidemiologo della Harvard School, hanno messo in guardia sulla validitĂ dei risultati, definendoli al limite della “significativitĂ statistica“. La ricerca, durata 25 anni, ha visto una partecipazione non costante, con alcuni soggetti non seguiti fino alla conclusione dello studio. Inoltre, i dati sul consumo di formaggi sono stati registrati solo all’inizio della ricerca nel 1991 e dopo cinque anni.
Ipotesi sui formaggi grassi
Una delle ipotesi avanzate dallo studio svedese è che i formaggi grassi contengano livelli piĂą elevati di omega-3, noti per le loro proprietĂ protettive sulla salute del cervello, rispetto ai latticini magri. Secondo Sonested, “il formaggio fermentato genera composti bioattivi che possono influenzare i livelli di infiammazione cerebrale“.
