La preparazione delle tavole per i tradizionali pranzi e cenoni di Natale nel 2025 si preannuncia piĂą onerosa rispetto all’anno precedente. Secondo le stime fornite dal Codacons, la spesa alimentare complessiva per le festivitĂ natalizie potrebbe raggiungere i 3,1 miliardi di euro, un dato significativo che evidenzia l’impatto dei rincari sui consumatori.
Incrementi di prezzo per i prodotti alimentari
L’associazione Codacons ha analizzato i dati piĂą recenti forniti dall’Istat, evidenziando come alcuni prodotti essenziali per le festivitĂ stiano registrando aumenti di prezzo anche a due cifre. Tra i piĂą colpiti, il cacao e il cioccolato in polvere, il cui costo è aumentato del 20,7% rispetto al 2024. Anche il caffè ha visto un rincaro significativo, con un incremento del 18,4%, mentre il cioccolato è aumentato del 9,1%.
La carne non è da meno: la carne bovina ha subito un aumento del 8,4%, quella di vitello del 7,8%, e il pollo ha visto un incremento del 5,5%. Anche i preparati a base di carne macinata sono aumentati del 7,3%, mentre le uova hanno visto un rincaro del 7,7%. I formaggi stagionati, infine, sono aumentati del 7,4%. Questi dati indicano un trend di crescita dei prezzi che potrebbe influenzare le scelte alimentari degli italiani durante le festività .
Rincari e controtendenze nel mercato alimentare
La lista dei prodotti che hanno subito rincari non si ferma qui. Anche la frutta secca e le noci hanno visto un aumento del 5,7%, mentre i latticini sono cresciuti del 5,6%. Il settore della pesca non è immune ai rincari, con un aumento della spesa per il pesce del 4,4% e del 4,1% per i molluschi. Tuttavia, non tutti i prodotti seguono questa tendenza. L’olio d’oliva, ad esempio, ha registrato una significativa diminuzione del 17,8%, mentre i prezzi dello spumante sono calati del 3%, offrendo un’opportunitĂ per brindare senza gravare troppo sul budget.
Nonostante l’aumento dei prezzi, il Codacons prevede che gli italiani non rinunceranno a imbandire le tavole per le festivitĂ natalizie. La spesa alimentare per il pranzo e il cenone di Natale si attesta quindi su una cifra considerevole, attestandosi a 3,1 miliardi di euro. Questo dato riflette la volontĂ dei consumatori di mantenere vive le tradizioni culinarie anche in un contesto economico difficile.
