Il 20 dicembre 2025, Papa Leone ha presieduto l’ultima udienza giubilare del sabato in Piazza San Pietro, chiudendo così un ciclo di incontri iniziato a gennaio. Durante il suo discorso, il Pontefice ha esortato i presenti a mantenere viva la speranza, sottolineando l’importanza di essere “pellegrini di speranza”. Ha affermato che senza speranza, “siamo morti”, mentre con essa si può “venire alla luce”. La riflessione di Papa Leone ha messo in risalto come la speranza sia una forza generativa, capace di far nascere e rinascere, contrapposta alla prepotenza e alla paura, che non producono nulla di buono.
Disuguaglianza e ricchezza
Il Papa ha affrontato anche il tema della disuguaglianza nella distribuzione delle risorse, evidenziando come la ricchezza della terra sia concentrata nelle mani di pochi, i quali spesso ignorano il dolore della terra e dei poveri. “Dio ha destinato a tutti i beni del creato”, ha affermato, invitando tutti a partecipare equamente a queste risorse. Il messaggio centrale del suo intervento è stato chiaro: il compito dell’umanità è quello di generare, non di derubare. La sofferenza del mondo, secondo Papa Leone, può essere vista come un parto, con Dio che continua a generare e a creare. La storia, ha concluso, è nelle mani di Dio e di coloro che sperano in Lui.
Chiesa e giubileo
Con la conclusione delle udienze giubilari, si è chiuso un capitolo significativo per la Chiesa, caratterizzato da un forte richiamo alla misericordia, alla pace, alla giustizia sociale e alla fraternità tra i popoli. Papa Leone ha invitato i fedeli a vivere il Giubileo come un’opportunità di conversione personale e comunitaria, sottolineando l’importanza di gesti concreti di solidarietà verso i più vulnerabili. Durante questi incontri, il Pontefice ha posto un forte accento sulla necessità di dialogo tra le religioni e sulla responsabilità dei cristiani di fronte alle sfide del mondo contemporaneo.
Messaggio e risonanza
Il messaggio di Papa Leone, ricco di contenuti spirituali e sociali, ha trovato un’ampia risonanza tra i partecipanti, contribuendo a rafforzare il legame tra la Chiesa e i suoi fedeli in un periodo di grande incertezza globale.
