Oltre duemila manifestanti si sono radunati a Torino il 15 marzo 2025 per opporsi allo sgombero del centro sociale Askatasuna. I partecipanti, provenienti da diverse realtà, hanno riempito le strade del quartiere Vanchiglia, intonando slogan come “Askatasuna vuol dire libertà, nessuno ci fermerà” e “guai a chi ci tocca”. La manifestazione ha visto la partecipazione di giovani, famiglie e residenti del quartiere, con la presenza di bambini che hanno esposto uno striscione decorato con le impronte delle loro mani.
La partecipazione al corteo
Il corteo ha richiamato una vasta partecipazione, con delegazioni che hanno raggiunto Torino da città come Milano, Genova e varie località del Nord Est d’Italia. Le bandiere dei movimenti No Tav e della Palestina sventolavano tra i manifestanti, simboleggiando una solidarietà che trascende le singole cause. La presenza di famiglie e bambini ha conferito un tono di unità e determinazione alla protesta, evidenziando l’importanza del centro sociale per la comunità locale.
Le ragioni della mobilitazione
La mobilitazione è stata organizzata per contestare la decisione delle autorità di procedere con lo sgombero del centro sociale Askatasuna, un luogo di incontro e di attività culturali che ha rappresentato un punto di riferimento per molti cittadini. I manifestanti hanno sottolineato l’importanza di spazi autogestiti nella promozione della libertà di espressione e della solidarietà sociale. La protesta, dunque, non è solo una reazione a un provvedimento amministrativo, ma un’affermazione di diritti e valori condivisi dalla comunità.
La manifestazione ha avuto un impatto significativo, attirando l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, e dimostrando come la lotta per il diritto a spazi di aggregazione e socializzazione continui a mobilitare le persone in tutta Italia. La risposta delle autorità, al momento, rimane incerta, mentre il movimento si prepara a continuare la sua battaglia per la difesa di Askatasuna e dei principi che rappresenta.
