AgenPress. Il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, esprime il suo dissenso nei confronti delle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, relative al **potenziamento** delle **spese militari**. Acerbo sottolinea che tali affermazioni superano il ruolo di **garante** della **Costituzione** e meritano una **contestazione** legittima.
Il dissenso sulle spese per la difesa
Il politico contesta l’idea che l’incremento delle **spese** per la **difesa**, richiesto da **Stati Uniti**, **NATO** e **Unione Europea**, sia essenziale per garantire la **sicurezza** dell’Italia. A suo avviso, il **militarismo** europeo non è in alcun modo a favore del rispetto del **diritto internazionale**, come dimostrato dalla **complicità** con il **genocidio** del popolo **palestinese**.
Il richiamo alla Costituzione
Acerbo richiama l’attenzione del Presidente sulla questione del **riarmo** della **Germania**, un Paese con un passato segnato da due **guerre mondiali** nel ventesimo secolo. Ricorda che la **Costituzione italiana** non contempla il dogma dell’infallibilità e che l’articolo 11 è inequivocabile nel **ripudiare** la **guerra**.
Le posizioni della Chiesa
In qualità di sostenitore del carattere **laico** e **aconfessionale** della **Repubblica**, Acerbo esprime il suo rammarico per il fatto che le posizioni espresse da **Papa Francesco** e dai **vescovi** sembrano più in linea con i principi **costituzionali** rispetto a quelle del Presidente **Mattarella**.
La pressione politica sul riarmo
Il segretario del Partito della Rifondazione Comunista accusa **Mattarella** di esercitare una **pressione** diretta sulle **forze politiche** affinché il **riarmo** diventi una scelta condivisa. Secondo Acerbo, tale indirizzo deve essere **respinto**, nonostante provenga dal **Quirinale**. Riferendosi a precedenti esperienze politiche, come quella del governo **Monti**, avverte il **Partito Democratico** di non ripetere gli **errori** del passato seguendo **Mattarella** su questa questione.