La situazione in Ucraina continua a destare preoccupazioni a livello internazionale. Recentemente, Kirill Dmitriev, inviato speciale del presidente russo Vladimir Putin, ha lanciato accuse contro il cosiddetto “Deep State”, sostenendo che stia cercando di innescare una terza guerra mondiale. Queste affermazioni sono state diffuse dall’agenzia Tass e fanno riferimento alla crescente paranoia anti-russa che si percepisce nell’Unione Europea e nel Regno Unito.
Incontro a Mosca
Il 18 ottobre 2024, durante un incontro a Mosca, Dmitriev è stato fotografato insieme a Putin, sottolineando il suo ruolo di primo piano nella politica estera russa. La sua dichiarazione arriva in un momento in cui le tensioni tra Russia e Occidente sono ai massimi storici. Dmitriev ha commentato le affermazioni di Tulsi Gabbard, direttore dell’intelligence nazionale statunitense, che ha smentito le notizie diffuse da alcuni media riguardo a presunti piani russi per esercitare il controllo sull’intero territorio ucraino e su altre aree dell’ex Unione Sovietica.
La narrazione anti-russa
Nella sua comunicazione su X, Dmitriev ha elogiato Gabbard per aver documentato le origini della narrazione secondo cui la Russia sarebbe una minaccia, etichettando tale narrazione come una bufala creata durante le amministrazioni Obama e Biden. Ha inoltre affermato che Gabbard ha smascherato la macchina bellicista del “Deep State”, accusandola di fomentare la paranoia anti-russa in Europa e nel Regno Unito.
Tensioni internazionali
Dmitriev ha sottolineato che tali azioni non fanno altro che aumentare le tensioni internazionali e mettere a rischio la stabilità globale. Le sue parole riflettono una crescente preoccupazione per le dinamiche geopolitiche attuali, in cui la Russia si trova a dover affrontare accuse di aggressione mentre cerca di difendere la propria posizione sul palcoscenico internazionale. La questione rimane delicata e complessa, con implicazioni che potrebbero influenzare le relazioni tra Russia e Occidente nei prossimi mesi.
