Agnelli a Natale: il viaggio degli ovini trasportati dai camion dell’Est Europa

Veronica Robinson

Dicembre 22, 2025

L’associazione Essere Animali ha recentemente effettuato un’operazione al confine con la Slovenia, per documentare i trasporti di camion carichi di agnelli diretti ai macelli italiani in vista delle festività natalizie. Questo periodo dell’anno è caratterizzato da un aumento significativo dei consumi di carne ovina, ma dietro la tradizione dell’agnello a Natale si cela una realtà di grande sofferenza per gli animali.

Il consumo di carne ovina in Italia

Nel periodo natalizio, il consumo di carne ovina, e in particolare di agnello, registra un incremento notevole in Italia. Secondo i dati forniti da ISMEA, circa il 50% degli acquisti di carne ovina avviene durante le festività di Natale e Pasqua. Questa tradizione è particolarmente radicata al Centro-Sud del Paese, dove si concentra il 76% degli acquisti nazionali. L’agnello è un piatto tipico della cucina natalizia, con ricette tradizionali come l’“abbacchio alla romana” molto diffuse nel Lazio e in Sardegna.

L’Italia, per soddisfare questa domanda, importa oltre il 40% degli agnelli destinati al macello, principalmente da paesi dell’Est Europa come Ungheria, Romania e Polonia. I viaggi di questi animali possono durare fino a 30 ore. Secondo le statistiche di Eurostat, nel 2024 sono stati macellati quasi 650.000 agnelli provenienti dall’Unione Europea, con oltre 400.000 esemplari provenienti da Ungheria, Romania e Polonia, e 121.000 dalla Spagna. Solo nel mese di dicembre del 2024, più di 50.000 agnelli importati dall’Unione Europea erano originari dei paesi dell’Est.

Documentazione dei trasporti

L’associazione Essere Animali ha deciso di tornare al confine con la Slovenia per monitorare i viaggi degli agnelli destinati ai macelli di Toscana, Lazio e Puglia. Per cinque giorni, il team investigativo ha sorvegliato il varco di Gonars, ispezionando vari camion provenienti dall’Ungheria. Gli agnelli, molto giovani e recentemente svezzati, sono stati trovati esposti a temperature rigide e costretti in camion privi di lettiera, senza accesso a cibo e acqua a causa di beverini inadeguati.

La situazione è stata ulteriormente monitorata dall’associazione tedesca Animal Welfare Foundation, attiva nel controllo dei trasporti a livello internazionale. Nel corso degli anni, Essere Animali ha documentato numerose problematiche legate a questi viaggi, tra cui sovraffollamento, animali feriti o morti, lettiera sporca o assente, e irregolarità documentali.

Le dichiarazioni di Essere Animali

Chiara Caprio, responsabile delle relazioni istituzionali di Essere Animali, ha affermato che i trasporti di animali vivi verso l’Italia avvengono quotidianamente. L’Italia continua a importare ovini, in particolare agnelli, da Spagna e Est Europa, ma anche bovini dalla Francia e suini dalla Danimarca in condizioni critiche. Negli ultimi cinque anni, l’associazione ha documentato gravi sofferenze e violazioni subite da milioni di animali durante il trasporto, attirando l’attenzione dei parlamentari attraverso interrogazioni e un Question Time in Aula, a cui ha risposto direttamente il Ministro Lollobrigida.

Attualmente, l’Unione Europea sta discutendo una nuova normativa per migliorare le condizioni di trasporto degli animali vivi e per eliminare pratiche dannose, come il trasporto via nave e il trasporto di animali vulnerabili, come gli agnelli non svezzati. Essere Animali chiede che l’Italia si impegni concretamente a favore del benessere animale, dimostrando attraverso il proprio voto in Europa che la tutela degli animali è una priorità.

Le posizioni degli Stati membri

Durante l’ultimo Consiglio Agrifish dell’anno, la Danimarca, che ha presieduto l’Unione fino a dicembre 2025, ha enfatizzato l’importanza di elevati standard di benessere animale durante il trasporto. Paesi come Germania, Svezia e Paesi Bassi hanno richiesto una transizione dal trasporto a lungo raggio verso l’esportazione di carcasse e materiali genetici, oltre a garantire maggiori protezioni per gli animali durante il trasporto. La legislazione attuale in materia di benessere animale risale a oltre vent’anni fa, rendendo necessaria una revisione urgente per garantire la protezione degli animali in tutta Europa.

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