Attentato a Sydney: le indagini rivelano che gli autori sono stati formati in Australia

Veronica Robinson

Dicembre 22, 2025

AgenPress. La polizia australiana ha avviato un’indagine approfondita sull’attacco antisemita avvenuto a Bodie Beach, Sydney, il 14 dicembre 2025, evento tragico che ha provocato la morte di 15 persone. Secondo le autorità, i responsabili, Sajid e Naveed Akram, padre e figlio, avrebbero ricevuto un addestramento in Australia prima di compiere il loro crimine.

Dettagli dell’indagine

Un documento presentato in tribunale ha rivelato il ritrovamento di un video sul telefono di uno dei due uomini. Nel filmato, i due sono ripresi mentre si trovano davanti a uno striscione dell’Isis, recitando versetti del Corano e attaccando i “sionisti”. Questo elemento ha sollevato preoccupazioni riguardo all’influenza dell’estremismo religioso e alla radicalizzazione avvenuta nel paese.

Pianificazione dell’attacco

Le indagini hanno inoltre rivelato che i due autori dell’attacco avevano visitato Bodie Beach ripetutamente nei giorni precedenti al massacro, suggerendo una pianificazione meticolosa dell’evento. Questo comportamento ha spinto le forze dell’ordine a intensificare i controlli e a monitorare i gruppi sospetti.

Reazioni politiche

In risposta a questa situazione allarmante, il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha fatto un appello ai membri di tutti i partiti politici in parlamento. Albanese ha proposto l’introduzione di una legge che consideri l’incitamento all’odio come una circostanza aggravante, insieme ad altre misure necessarie per contrastare il fenomeno dell’antisemitismo e della radicalizzazione.

Impegno per la sicurezza

“Non permetteremo che i terroristi ispirati dall’organizzazione dello Stato Islamico prevalgano. Non consentiremo loro di dividere la nostra società e supereremo insieme questa prova”, ha dichiarato Albanese, sottolineando l’importanza dell’unità nazionale in tempi di crisi.

Motivazioni dell’attacco

Il primo ministro ha qualificato l’attacco come un “atto terroristico antisemita”, sottolineando che i responsabili sono stati motivati da un’“ideologia dell’odio” e dall’influenza dell’“ideologia dello Stato islamico”. Le autorità australiane continuano a lavorare per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire futuri attacchi di questo tipo.

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