Un nuovo traguardo per la Fondazione Telethon, che grazie al sostegno dei cittadini italiani, ha chiuso il 2025 con una raccolta fondi che supera i 70 milioni di euro, destinati alla ricerca sulle malattie rare. Rispetto ai 69 milioni raccolti nel 2024, si registra un incremento di 9 milioni rispetto all’anno precedente, il 2023.
La maratona e il sostegno continuo
La Maratona, trasmessa sulle reti Rai, si è conclusa ieri, ma la Fondazione invita a continuare a donare fino al 31 dicembre tramite il numero solidale 45510.
Risultati straordinari e nuove sfide
“Anche quest’anno abbiamo raggiunto un risultato straordinario, che dimostra come i nostri donatori ci abbiano sostenuto nella responsabilità di produrre e distribuire farmaci abbandonati dall’industria farmaceutica per mancanza di profitto”, ha dichiarato Luca di Montezemolo, presidente di Fondazione Telethon. Montezemolo ha anche annunciato una nuova sfida per la charity: la distribuzione negli Stati Uniti della terapia genica per la sindrome di Wiskott-Aldrich.
Investimenti in ricerca e progetti
Dal suo avvio, la Fondazione Telethon ha investito complessivamente 741 milioni di euro in ricerca, finanziando 3.118 progetti e coinvolgendo 1.916 ricercatori, con un focus su 661 malattie studiate.
Un appuntamento di lunga data
“La maratona sulle reti Rai è un appuntamento che dura da oltre 35 anni e ci consente di parlare al Paese, condividendo l’importanza della ricerca e le storie delle famiglie”, ha affermato Ilaria Villa, direttrice generale di Fondazione Telethon. Villa ha sottolineato che Telethon è “la prima organizzazione non profit al mondo a portare una propria terapia ai pazienti in Europa e negli Stati Uniti, un traguardo che appartiene a tutti coloro che ci supportano”, ha aggiunto, menzionando la foto simbolo di quest’anno, che la ritrae insieme ad Aurora, una delle bambine protagoniste della campagna “Rarità ” del 2025. Questa campagna è dedicata alla rarità in tutte le sue forme: da quella che incanta, come una meraviglia della natura, a quella che spaventa, come una malattia genetica sconosciuta.
