Le autorità russe sono attualmente impegnate in un’indagine sull’esplosione che ha portato alla morte del tenente generale Fanil Sarvarov a Mosca. Questo tragico evento è avvenuto il 22 dicembre 2025, e si sta esplorando un possibile legame con i servizi speciali ucraini, secondo quanto dichiarato dal Comitato Investigativo Russo in un comunicato stampa. Sarvarov, che ricopriva il ruolo di capo del dipartimento di addestramento operativo dello Stato Maggiore, è deceduto a causa delle ferite riportate nell’incidente.
Dettagli sull’attentato a Mosca
Il tenente generale Fanil Sarvarov è stato vittima di un attentato avvenuto questa mattina a Mosca, dove un ordigno esplosivo è stato attivato sotto la sua auto. Secondo le prime informazioni fornite dagli inquirenti, Sarvarov ha subito gravi ferite nell’esplosione e non è riuscito a sopravvivere. Le autorità stanno esaminando diverse piste, con particolare attenzione a quella che suggerisce un coinvolgimento di Kiev e dei suoi servizi di intelligence. Questo episodio si inserisce in un contesto di tensione crescente tra Russia e Ucraina, con un numero crescente di attacchi mirati contro figure di spicco russe.
L’esplosione ha suscitato un’ampia copertura mediatica e una serie di speculazioni riguardo alle responsabilità . Le autorità russe, in particolare, sembrano voler attribuire la colpa a operazioni orchestrate da parte dell’Ucraina, un’accusa che si è intensificata dall’inizio del conflitto armato nel febbraio 2022.
Il contesto degli attentati in russia
Negli ultimi anni, la Russia ha registrato una serie di attentati contro personalità di spicco, alimentando le tensioni tra Mosca e Kiev. Dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, Kiev è stata accusata di orchestrare attacchi contro ufficiali e personalità militari russi. Tra i casi più noti vi è l’omicidio di Daria Dugina, avvenuto ad agosto 2022, dove una bomba collocata in un’autovettura ha causato la sua morte. Dugina era figlia di Alexander Dugin, un noto ideologo nazionalista.
Un altro caso significativo è quello di Maxim Fomin, un blogger militare russo ucciso nell’aprile 2023 a San Pietroburgo a causa di un’esplosione provocata da una statuetta. Questi eventi hanno alimentato un clima di paura e tensione nella capitale russa, dove le autorità intensificano le misure di sicurezza.
Altri omicidi di alto profilo in russia
Il 2024 ha visto la morte di un altro importante ufficiale, Igor Kirillov, comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica, ucciso a Mosca da un’esplosione legata a uno scooter elettrico imbottito di esplosivo. Questo omicidio è stato rivendicato dai Servizi di Sicurezza Ucraini (SBU), contribuendo a una crescente preoccupazione per la sicurezza tra i vertici militari russi.
In un ulteriore episodio avvenuto ad aprile 2025, il generale Yaroslav Moskalik, vice capo della direzione operativa principale dello Stato Maggiore russo, è stato ucciso in un attentato con autobomba nei pressi di Mosca. Questi eventi evidenziano un trend preoccupante di attacchi mirati e omicidi politici che stanno segnando gli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina, mantenendo alta l’attenzione internazionale su questi temi.
