Padre in comunità non potrà pranzare con la famiglia a Natale, decide il tribunale

Rosita Ponti

Dicembre 25, 2025

Papà Nathan avrà l’opportunità di trascorrere il giorno di Natale con la sua famiglia all’interno della struttura protetta di Vasto, in provincia di Chieti, ma solo per un breve lasso di tempo, dalle 10 alle 12.30. Questa decisione è stata presa dalla direzione della casa d’accoglienza, dove i tre figli e la moglie Catherine risiedono da oltre un mese. La famiglia Trevallion Birmingham, che ha presentato la richiesta, si trova ad affrontare una situazione complessa, con la prospettiva di rimanere separata per diversi mesi, in seguito alle disposizioni del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, il quale ha avviato una verifica sullo stato psichico dei genitori e un’indagine psico-diagnostica sui minori.

Il tribunale e la valutazione della situazione familiare

Il Tribunale non si limita a esaminare l’attuale situazione familiare, ma cerca anche di valutare le possibilità future di recupero delle funzioni genitoriali, tenendo conto dei diritti e dello sviluppo dei tre minori: una bambina di 8 anni e due gemelli di 6, che in precedenza vivevano in un rudere nel bosco di Palmoli, sempre in provincia di Chieti.

Consulente tecnico e valutazione

A tal fine, è stata nominata consulente tecnico d’ufficio la psichiatra Simona Ceccoli, con l’incarico che sarà ufficializzato il 5 gennaio. La dottoressa avrà a disposizione 120 giorni per completare la sua valutazione. Durante questo periodo, i legali della coppia anglo-australiana e i loro consulenti avranno la possibilità di presentare osservazioni. Il servizio sociale è incaricato di fornire una relazione aggiornata sui progressi dei tre bambini, che attualmente non sanno né leggere né scrivere, e sui genitori.

Le criticità emerse nella situazione familiare

Numerose sono le criticità riscontrate nella gestione della situazione da parte di Nathan e Catherine, soprattutto per quanto riguarda la volontà di intraprendere un percorso di socializzazione e scolarizzazione per i loro figli. Il Tribunale ha evidenziato vari aspetti problematici.

Abitazione e condizioni di vita

Riguardo alla soluzione abitativa, la famiglia viveva in un casolare in condizioni fatiscenti. I magistrati hanno osservato che, sebbene l’idoneità dell’abitazione in relazione alla tutela dell’integrità fisica dei minori possa essere momentaneamente trascurata, resta incerta la determinazione dei genitori a stabilizzarsi in una nuova casa. In passato, infatti, avevano già abbandonato altre abitazioni messe a loro disposizione.

Istruzione e diritto all’educazione

Per quanto concerne la scolarizzazione, a dicembre è emersa la violazione del diritto all’istruzione, soprattutto per la bambina più grande, che non sa né leggere né scrivere. Il Tribunale ha ritenuto necessario elaborare un piano didattico per garantire un’istruzione adeguata a tutti i minori e per colmare le gravi lacune riscontrate nella bambina. In caso di scelta per l’istruzione parentale, dovranno essere individuati i precettori che possano supportare i genitori nelle aree in cui sono carenti.

Socializzazione e interazione con i coetanei

Attualmente, non sembra superata nemmeno la lesione del diritto dei minori alla vita di relazione. Il servizio sociale ha segnalato che i bambini mostrano imbarazzo e diffidenza nell’interagire con gli altri bambini presenti nella comunità. Il Tribunale ha anche sottolineato l’insistenza della madre nel mantenere abitudini e orari che differiscono dalle regole comuni, alimentando dubbi sulla reale volontà di collaborare con gli operatori per il bene dei figli.

Reazioni legali e preoccupazioni per la privacy

I legali che rappresentano la “famiglia nel bosco”, avvocati Femminella e Solinas, hanno espresso preoccupazione per la diffusione di ordinanze e relazioni riguardanti informazioni sensibili sui minori. Hanno annunciato azioni legali contro chiunque diffonda disinformazione, sottolineando la gravità di affermazioni infondate riguardanti la salute e le cure dei bambini.

Supporto locale e speranze per il Natale

Armando Carusi, ristoratore di Ortona, ha offerto un casale a Nathan e alla sua famiglia, auspicando un ricongiungimento per Natale. Tuttavia, ha espresso dispiacere per la situazione attuale. Anche il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli, ha confermato la delusione di Nathan e ha sottolineato la necessità di attendere la consulenza tecnica d’ufficio per valutare le competenze genitoriali.

Opinioni politiche sulla separazione della famiglia

Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, ha espresso il suo disappunto riguardo alla separazione della famiglia durante il giorno di Natale, definendola una violenza di Stato. Ha promesso di continuare a lottare affinché i bambini possano tornare tra le braccia dei genitori.

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