Re Carlo: il discorso natalizio focalizzato sul dialogo tra le religioni

Rosita Ponti

Dicembre 25, 2025

Re Carlo III ha esortato a “custodire i valori della compassione e della riconciliazione” in un mondo caratterizzato da incertezze e velocità crescenti durante il suo tradizionale discorso di Natale, trasmesso il 25 dicembre 2025 dall’Abbazia di Westminster a Londra. In questo messaggio preregistrato, il monarca di 77 anni ha posto l’accento sul significato del dialogo interreligioso, un tema centrale della sua comunicazione.

Un messaggio di unità spirituale

Il re ha aperto il suo discorso richiamando alla mente il “momento storico di unità spirituale” rappresentato dalla sua recente visita in Vaticano, avvenuta lo scorso ottobre. Durante questo incontro, Carlo III ha avuto l’opportunità di pregare insieme a Papa Leone XIV, un evento significativo che ha segnato la prima occasione di questo tipo dalla frattura anglicana del XVI secolo. Il Giubileo della Chiesa cattolica, celebrato con il tema “Pellegrini della speranza”, ha guidato il messaggio del sovrano, che ricopre il ruolo di governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra.

Nel suo intervento, Carlo III ha spiegato che il termine “pellegrinaggio” è meno utilizzato nel linguaggio contemporaneo, ma porta con sé un significato profondo, specialmente durante il periodo natalizio. “Significa avanzare verso il futuro, mentre si ritorna al passato per ricordarlo e trarne insegnamenti”, ha affermato, sottolineando l’importanza della memoria e della storia.

Riflessioni sui valori del passato

Il re ha anche richiamato alla memoria il significato della Seconda guerra mondiale, un tema di particolare rilevanza poiché il 2025 segna l’80º anniversario della conclusione del conflitto. Carlo III ha messo in luce il coraggio e il sacrificio dei militari, evidenziando come le comunità si siano unite di fronte a prove così ardue. “Questi valori hanno plasmato il nostro Paese e il Commonwealth”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza della solidarietà e del sacrificio nella storia britannica.

Definendo il presente come un’epoca “incerta”, il sovrano ha osservato che il “mondo sembra girare sempre più velocemente”. Tuttavia, ha espresso la convinzione che la “grande diversità delle nostre comunità” possa fornire la forza necessaria affinché il bene prevalga sul male, un messaggio di speranza e di unità in un contesto di sfide globali.

Un appello alla pace e alla riconciliazione

Carlo III ha fatto riferimento a eventi recenti, come l’attacco alla sinagoga di Manchester avvenuto all’inizio di ottobre, che ha portato a due morti in Inghilterra. “Dobbiamo custodire i valori della compassione e della riconciliazione”, ha affermato, evidenziando l’importanza di unire le forze per affrontare le divisioni e promuovere un clima di pace. Il re ha condiviso la sua esperienza nell’incontrare persone di diverse fedi, trovando incoraggiante il desiderio comune di pace e il rispetto per ogni vita umana.

Sebbene Carlo III non abbia menzionato il suo stato di salute, con il trattamento per il cancro previsto per essere “ridotto” nel 2026, né il suo fratello Andrea, escluso dalla famiglia reale per le sue controversie, il suo messaggio ha messo in evidenza la necessità di un dialogo aperto e sincero tra le diverse comunità religiose. La sua attenzione per il dialogo interreligioso continua a rappresentare un aspetto fondamentale della sua monarchia e della sua visione per una società più unita e compassionevole.

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