Maria Sole Agnelli, figura di spicco della famiglia Agnelli, è venuta a mancare all’età di 100 anni. Nata il 9 agosto 1925 a Villar Perosa, in provincia di Torino, era sorella di Gianni e Susanna Agnelli. La sua vita è stata segnata da due matrimoni e un impegno attivo nella comunità.
Una vita dedicata alla famiglia
Maria Sole Agnelli ha avuto quattro figli, Virginia, Argenta, Cintia e Bernardino, dal suo primo matrimonio con Ranieri Campello della Spina. Successivamente, si è unita in matrimonio con Pio Teodorani Fabbri, dal quale è nato il quinto figlio, Eduardo. La sua dedizione alla famiglia è stata un pilastro della sua esistenza, e i suoi legami familiari hanno sempre occupato un posto centrale nella sua vita.
Impegno politico e sociale
Dal 1960 al 1970, Maria Sole ha ricoperto il ruolo di sindaca nel comune umbro di Campello sul Clitunno. La sua amministrazione è stata caratterizzata da un forte impegno per il benessere della comunità locale, dove ha cercato di promuovere iniziative a favore dello sviluppo sociale e culturale. La sua leadership ha lasciato un segno duraturo nella cittadina, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Ruolo nella Fondazione Agnelli e passione per l’equitazione
Dal 2004 fino al 2018, Maria Sole ha ricoperto il prestigioso incarico di presidente della Fondazione Agnelli, un ente che si dedica alla promozione della cultura e della ricerca. Sotto la sua guida, la fondazione ha ampliato le sue attività, sostenendo progetti innovativi e contribuendo al panorama culturale italiano.
Oltre al suo impegno sociale e culturale, Maria Sole Agnelli era anche un’appassionata di equitazione. È stata proprietaria di cavalli che hanno ottenuto successi significativi, tra cui una medaglia d’argento nell’equitazione individuale alle Olimpiadi di Monaco del 1972. La sua passione per gli sport equestri ha rappresentato un altro aspetto importante della sua vita, testimoniando la sua determinazione e il suo amore per le sfide.
La scomparsa di Maria Sole Agnelli segna la fine di un’epoca, lasciando un’eredità di dedizione alla famiglia, alla comunità e alla cultura.
