Andrea e la sua giovane figlia Flora, cittadini italiani, si sono trovati in una situazione difficile in Iran a causa della scomparsa della madre, di nazionalità iraniana, che ha portato via i documenti di viaggio della bambina. Senza il passaporto di Flora, la famiglia non poteva lasciare il Paese. Tuttavia, grazie all’intervento dell’Ambasciata Italiana e della Farnesina, la piccola è riuscita a rientrare in Italia con un permesso di soggiorno di 60 giorni.
Richiesta urgente all’ambasciata italiana
La questione si è intensificata quando gli avvocati della famiglia hanno presentato una richiesta urgente all’Ambasciata Italiana a Teheran, chiedendo un Documento di Viaggio Provvisorio. Questo documento era essenziale per consentire a Flora di tornare in Sicilia e partecipare all’udienza presso il Tribunale di Caltagirone, dove si sarebbe dovuto decidere sull’affidamento della bambina.
Ritardo nell’emissione dell’etd
Secondo la difesa, il ritardo nell’emissione dell’ETD (Emergency Travel Document) metteva a rischio il benessere della bambina, impedendo al padre di rispettare un ordine dell’autorità giudiziaria italiana. La situazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo al diritto della piccola a ricevere assistenza e protezione, evidenziando l’importanza di un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti.
Riunione della famiglia in italia
Grazie agli sforzi congiunti dell’Ambasciata e della Farnesina, la vicenda ha trovato una soluzione, permettendo alla famiglia di riunirsi e affrontare le questioni legali in Italia. La situazione di Andrea e Flora rimane un caso emblematico delle difficoltà che possono sorgere quando si attraversano confini internazionali, specialmente in contesti familiari complessi.
