Israele ufficializza il riconoscimento del Somaliland, Mogadiscio reagisce con condanna

Veronica Robinson

Dicembre 27, 2025

Israele ha ufficialmente riconosciuto il Somaliland, segnando un evento storico per la repubblica autoproclamata che si è distaccata dalla Somalia nel 1991. L’annuncio, avvenuto il 25 settembre 2025, ha immediatamente suscitato la reazione negativa di Mogadiscio, che ha definito l’atto come un “attacco deliberato” alla propria sovranità. Questo riconoscimento ha generato un’ondata di condanne a livello regionale, ma ha anche scatenato festeggiamenti a Hargeisa, capitale del Somaliland, dove centinaia di cittadini sono scesi in strada per celebrare un traguardo atteso da decenni. Il presidente del Somaliland, Abdirahman Mohamed Abdullahi, noto come “Irro”, ha descritto il giorno come “un grande giorno per il popolo e la Repubblica del Somaliland, una pagina d’oro nella storia della nostra nazione”, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento dopo 34 anni di lotta.

Il territorio del Somaliland e la sua storia

Il Somaliland si estende su una superficie di 175.000 km², equivalente a circa un terzo della Francia, e corrisponde approssimativamente all’ex Somalia britannica. Situato nell’estremità nord-occidentale della Somalia, ex colonia italiana, il Somaliland ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza nel 1991, in un contesto di caos e instabilità che ha seguito la caduta del regime militare del dittatore Siad Barre. Da quel momento, la repubblica autoproclamata ha operato autonomamente, dotandosi di una propria moneta, un esercito e una polizia. Questa autonomia ha permesso al Somaliland di mantenere una relativa stabilità rispetto alla Somalia, che continua a essere afflitta da conflitti politici e dall’insurrezione degli shehab.

Nonostante la sua posizione strategica all’imbocco dello stretto di Bab el-Mandeb, una delle rotte commerciali più trafficate al mondo, il Somaliland ha vissuto in una sorta di isolamento politico ed economico dal 1991. Fino ad oggi, non aveva ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte di alcun paese, eccezion fatta per l’Etiopia. Questa situazione ha reso il riconoscimento da parte di Israele un passo significativo, non solo per il Somaliland stesso, ma anche per la dinamica geopolitica della regione.

Le reazioni internazionali e le conseguenze politiche

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha annunciato che Israele e Somaliland stabiliranno “relazioni diplomatiche complete”, con la nomina di ambasciatori e l’apertura di ambasciate. In questo contesto, il presidente del Somaliland è stato invitato a visitare Israele, un gesto che potrebbe ulteriormente rafforzare i legami tra i due paesi. Tuttavia, la reazione di Mogadiscio è stata immediata e forte. Il governo somalo ha denunciato l’annuncio israeliano come un “attacco deliberato alla sua sovranità”, avvertendo che tale mossa potrebbe intensificare le tensioni politiche e di sicurezza non solo nel Corno d’Africa, ma anche nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

In aggiunta, la Somalia ha ribadito il suo sostegno incondizionato ai legittimi diritti del popolo palestinese, affermando che non accetterà mai di rendere apolide il popolo palestinese. Anche il ministero degli Affari esteri dell’Autorità palestinese ha espresso preoccupazione per le implicazioni di questo riconoscimento, segnalando che Israele ha già menzionato il Somaliland come possibile destinazione per l’espulsione di rappresentanti palestinesi, in particolare dalla Striscia di Gaza. Secondo una nota ufficiale del ministero degli Esteri somalo, le azioni di Israele minerebbero la pace regionale, compromettendo la stabilità e aggravando le tensioni politiche.

Il presidente degli Stati Uniti, in un’intervista al New York Post, ha risposto negativamente a una domanda riguardante il riconoscimento del Somaliland, affermando che valuterà la situazione e che sta studiando vari aspetti prima di prendere decisioni. La sua risposta ha sollevato interrogativi sull’atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti di questo nuovo sviluppo geopolitico.

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