Raccolta fondi per Hamas: un cane trova un sacchetto colmo di denaro

Rosita Ponti

Dicembre 27, 2025

A Genova, un’operazione di polizia ha portato all’arresto di nove individui, accusati di avere legami con Hamas. L’indagine ha rivelato l’esistenza di una rete esterna e di filiali che operano per migliorare l’immagine dell’organizzazione e, in particolare, per garantire il suo finanziamento, considerato fondamentale per la sua esistenza e sviluppo. Durante il blitz, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una busta contenente denaro contante in una delle sedi delle associazioni coinvolte nelle indagini.

Dettagli sull’indagine a Genova

Il 15 marzo 2025, le autorità genovesi hanno avviato un’operazione mirata a smantellare una rete di sostegno a Hamas, un’organizzazione terroristica riconosciuta a livello internazionale. Gli inquirenti hanno scoperto che A.B.S.P.P., una delle associazioni sotto indagine, avrebbe utilizzato le donazioni ricevute per finanziare attività di enti collegati a Hamas, situati a Gaza, nei Territori Palestinesi e in Israele. Alcuni di questi enti risultano essere sotto il controllo diretto dell’ala militare del gruppo, evidenziando un sistema ben organizzato di raccolta fondi e supporto logistico.

Le indagini hanno preso avvio grazie a segnalazioni e monitoraggi che hanno messo in luce movimenti sospetti e transazioni finanziarie anomale. Gli agenti hanno eseguito perquisizioni in diverse sedi di associazioni, dove hanno rinvenuto documentazione utile per ricostruire il flusso di denaro e i legami tra i vari soggetti coinvolti. Questa operazione si inserisce in un contesto più ampio di lotta al terrorismo e di contrasto al finanziamento di attività illecite, che ha visto un’intensificazione delle attività di polizia negli ultimi anni.

Implicazioni legali e sociali

L’arresto dei nove individui ha suscitato un ampio dibattito pubblico, con diverse opinioni espresse da esperti in materia di sicurezza e diritti umani. Le implicazioni legali di questa operazione potrebbero essere significative, dato che il finanziamento di organizzazioni terroristiche è un reato grave, punito severamente dalla legge italiana e internazionale. Le autorità competenti stanno ora valutando le prove raccolte per procedere con eventuali ulteriori arresti e incriminazioni.

Inoltre, l’operazione ha sollevato interrogativi sulla presenza di reti di supporto a gruppi terroristici sul territorio italiano e sulla necessità di un monitoraggio più attento delle associazioni che operano in questo ambito. La comunità locale è chiamata a riflettere sull’importanza di mantenere alta la guardia contro fenomeni di radicalizzazione e finanziamento del terrorismo, per garantire la sicurezza e la coesione sociale.

La situazione a Genova rimane sotto osservazione, con le autorità impegnate a garantire che simili attività non trovino spazio nel tessuto sociale della città.

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