Il 6 dicembre 2025, il mondo del cinema e della difesa dei diritti degli animali piange la scomparsa di una delle sue figure più iconiche: Brigitte Bardot. L’attrice francese, che ha segnato un’epoca con la sua bellezza e il suo talento, ha abbandonato le scene a soli 38 anni per dedicarsi a una causa che le stava particolarmente a cuore: la protezione degli animali. La sua decisione di ritirarsi dal mondo dello spettacolo avvenne il 6 giugno 1973, un giorno che segnò l’inizio di una nuova vita.
Il ritiro dal cinema e la nuova missione
Brigitte Bardot, in un’intervista radiofonica, aveva annunciato che il film “Colinot l’alzasottane” sarebbe stato il suo ultimo lavoro. Da quel momento, le sue apparizioni pubbliche si sarebbero concentrate esclusivamente sulla difesa dei diritti degli animali. La scelta di dedicarsi a questa causa scaturì da un episodio avvenuto sul set del suo ultimo film, dove incontrò una capra destinata a diventare cibo per una festa. Bardot decise di salvarla, portandola con sé in hotel, un gesto che segnò l’inizio della sua battaglia contro le crudeltà inflitte agli animali.
Nel 1962, già prima di ritirarsi, Bardot aveva intrapreso un percorso di sensibilizzazione diventando vegetariana. La sua voce si fece sentire anche in ambito politico: nel 1967, fu ricevuta dal presidente francese Charles de Gaulle, ottenendo importanti riconoscimenti per i diritti degli animali, come l’introduzione dello stordimento prima della macellazione.
Attività e campagne a favore degli animali
Nel 1977, Brigitte Bardot lanciò una campagna contro la caccia ai cuccioli di foca in Groenlandia, attirando l’attenzione internazionale su una pratica controversa. Nel 1986, fondò la “Fondazione Brigitte Bardot” a Saint-Tropez, raccogliendo fondi attraverso la vendita di beni personali, inclusi gioielli, per sostenere le sue iniziative animaliste. La fondazione si trasferì a Parigi nel 1988, dove Bardot condusse la serie televisiva “SOS Animaux” dal 1989 al 1992, utilizzando il suo carisma per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate agli animali.
Nel 1991, donò la sua villa a Saint-Tropez alla fondazione per garantire il finanziamento necessario a ottenere una dichiarazione di pubblica utilità, che fu concessa nel febbraio 1992. Bardot continuò a combattere per i diritti degli animali anche negli anni successivi, lanciando campagne contro la pelliccia e la macellazione rituale, come dimostrato dalla lettera pubblica indirizzata a Nicolas Sarkozy nel 2006, che scatenò polemiche e conseguenze legali.
Riflessioni sulla vita e l’impatto di Brigitte Bardot
In un’intervista del 2024, in occasione del suo novantesimo compleanno, Brigitte Bardot espresse la sua delusione nei confronti dell’umanità, affermando di provare un “affetto incomparabile” per gli animali, considerati portatori di qualità che gli esseri umani spesso non possiedono. La sua vita, segnata da successi cinematografici e da una forte vocazione animalista, ha lasciato un’impronta indelebile nella società francese e oltre.
Brigitte Bardot non è stata solo un’attrice di successo, ma un simbolo di libertà e di impegno per una causa che ha abbracciato con passione. La sua eredità continua a ispirare attivisti e amanti degli animali in tutto il mondo, dimostrando che la bellezza può andare di pari passo con la compassione.
