Un giovane di 15 anni ha chiesto scusa, esprimendo un “Mi dispiace”, dopo essersi costituito per aver colpito con un coltello Bruno Petrone, un calciatore di 18 anni, rimasto gravemente ferito nella notte tra il 21 e il 22 marzo 2025 a Napoli. Il ragazzo, assistito dall’avvocato Vincenzo Maiello, è stato interrogato a lungo dal pubblico ministero della Procura dei minorenni, che ha disposto il suo fermo per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. Secondo quanto emerso, il 15enne ha rivelato di avere vecchie ruggini con Petrone, in particolare un diverbio avvenuto la settimana precedente. Altre quattro persone minorenni sono state fermate in relazione all’accaduto.
Il contesto dell’aggressione
L’aggressione è avvenuta nella zona dei “baretti” di Chiaia, dove l’incontro tra il 15enne e Petrone è stato descritto come casuale. Questo incontro ha riacceso una lite che si è conclusa con il ferimento del calciatore. Il 15enne non ha precedenti penali, come i quattro 17enni che lo accompagnavano e che si sono anch’essi costituiti alle forze dell’ordine. Tutti i giovani coinvolti provengono da famiglie normali, senza legami con il crimine organizzato.
Due dei minorenni, di 15 e 17 anni, si sono presentati alle forze dell’ordine, il primo presso la questura e il secondo dai carabinieri. Il 15enne ha confessato di essere l’autore materiale dell’aggressione a danno di Bruno Petrone, ferito in via Bisignano, mentre il 17enne ha ammesso di far parte del gruppo responsabile dell’attacco.
Il giovane, accompagnato dal suo legale, si è recato negli uffici della questura di Napoli in via Medina, da dove è stato trasferito alla Compagnia Napoli Centro dei carabinieri, che stanno conducendo le indagini. Il 17enne, invece, ha scelto di costituirsi presso la caserma Pastrengo dell’Arma.
Le condizioni di Bruno Petrone
Le condizioni di Bruno Petrone, il calciatore 18enne ferito da due coltellate, mostrano segnali di lieve miglioramento. Attualmente è ricoverato all’ospedale San Paolo, dove i medici gli hanno asportato la milza. Sebbene la prognosi non sia stata ancora sciolta, i medici esprimono un cauto ottimismo riguardo all’evoluzione della sua salute.
Accanto a Bruno, si trovano i genitori e i compagni della squadra dell’Unione Sportiva Angri, in cui il giovane gioca quest’anno dopo aver militato nelle giovanili del Sorrento. L’Angri ha annullato un’amichevole programmata e ha richiesto il rinvio della prossima partita di campionato come gesto di solidarietà verso il proprio calciatore. In un post sui social, la madre di Bruno, Dorotea, ha espresso gratitudine alla società e ai compagni di squadra, sottolineando l’importanza del loro sostegno in questo momento difficile.
Le misure di sicurezza nel quartiere
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso apprezzamento per l’attività investigativa della Procura della Repubblica per i minorenni e delle Forze di Polizia, che hanno permesso di chiarire le dinamiche del ferimento del calciatore avvenuto a Chiaia. Il prefetto ha manifestato la propria vicinanza alla vittima dell’aggressione, condannando con fermezza l’episodio che coinvolge giovani e richiede una risposta immediata da parte delle autorità.
Per affrontare la situazione, il prefetto ha disposto un’intensificazione dei controlli nelle aree della movida cittadina, con particolare attenzione ai quartieri più frequentati nelle ore serali e notturne. Queste misure mirano a garantire la sicurezza dei cittadini e a prevenire ulteriori episodi di violenza tra i giovani.
